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INTER Piove sul bagnato

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La cura Ranieri non basta: Cambiasso illude Isiciliani volano con i gol di Almiron e Lodi

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Vinconoi siciliani, con merito, dopo esser andati sotto di un gol nella prima frazione. La squadra di Montella beneficia di un rigore generoso, ma tiene meglio il campo colpendo al momento giusto. Finisce due a uno: Ranieri incassa la seconda sconfitta consecutiva, dopo aver ceduto - prima della sosta - al Napoli. Piove sul bagnato: martedì, nella trasferta di Champions League a Lille, mancherà anche Samuel, fermato da un infortunio muscolare. In avvio l'Inter è subito padrona del campo, e al primo affondo trova il vantaggio. Stankovic e Milito lavorano un buon pallone al limite dell'area, l'argentino apre sulla destra per l'accorrente Maicon che mette in mezzo trovando Cambiasso: sinistro al volo di prima intenzione, e palla in rete. Per il mediano argentino è il secondo centro dopo la marcatura nella sciagurata notte di Novara. I nerazzurri giocano sul velluto: tocchi di prima, fraseggio costante, una ragnatela di passaggi che disorienta un Catania, mai arrembante nel primo tempo. Gli uomini di Montella fanno fatica a costruire gioco: Lodi, il cervello pensante del centrocampo, è braccato alternativamente da Milito e Pazzini. Ricchiuti si nasconde, le due punte non vengono supportate a dovere. Ne esce un primo tempo privo di emozioni, in cui la squadra di Ranieri si limita a controllare il vantaggio acquisito nei primissimi minuti. Nella ripresa bastano sessanta secondi per cambiare scenario: Gomez recupera un pallone a metà campo, Bergessio va in percussione fino al limite dell'area e appoggia ad Almiron che, di prima intenzione, fulmina Castellazzi con un destro a girare che si infila all'angolino. Uno a uno. Clamoroso al Cibali. Ma ancor più clamoroso ciò che accade quattro minuti dopo quando Bergessio, lanciato a rete, supera Castellazzi e cade in area. Orsato di Schio indica il dischetto del rigore: verrà smentito dall'inappellabile moviola. Lodi, dagli undici metri, capitalizza il regalo del direttore di gara e porta avanti il Catania. L'Inter accusa il colpo, Ranieri si gioca un doppio cambio richiamando in panchina Stankovic e Milito per dar spazio a Zarate e Alvarez. Due minuti dopo i nerazzurri perdono Samuel per infortunio: problema muscolare alla coscia destra, salterà la prossima trasferta di Champions League contro il Lille. Il Catania - nel contempo - non resta a guardare: serve il miglior Castellazzi per neutralizzare un sinistro velenoso di Gomez. L'Inter prova a serrare i tempi, ma i giocatori nerazzurri fanno fatica ad andare oltre la rete di maglie rossoazzurre. Montella richiama Bergessio e getta nella mischia Delvecchio. E proprio Delvecchio ha l'occasione per chiudere la partita, ma il suo destro ravvicinato è respinto miracolosamente da Castellazzi. Esce Gomez per Catellani: Montella alza ancor più la barricata, e rischia di trovare nel mazzo la carta vincente. In un'azione di contropiede, lo stesso Catellani si presenta da solo davanti a Castellazzi, e l'ex portiere della Sampdoria tiene in vita il risultato con un'altra parata da manuale sulla conclusione da pochi passi. L'Inter è sulle gambe, ci prova, ma le energie non ci sono. Vince il Catania: in attesa della decisione del Tnas per l'assegnazione dello scudetto del 2006, l'Inter consegna agli avversari quello del 2012. E alla fine Ranieri ammette: abbiamo tanti problemi, c'è da lavorare. Il rigore dubbio? Orsato ha diretto bene, siamo sfortunati in questo periodo.

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