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Simone Pieretti Parola d'ordine: rialzare la testa.

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Ierimattina la squadra si è allenata sotto lo sguardo attento del presidente Massimo Moratti, giunto alla Pinetina insieme al direttore del'area tecnica Marco Branca. Contro i siciliani Ranieri dovrà rinunciare a Julio Cesar, Sneijder, Forlan, Coutinho e Chivu. I primi due dovrebbero tornare a disposizione per la prossima trasferta di Champions League in programma martedì prossimo in Francia contro il Lille. Nella lista dei venti convocati torna il nome di Thiago Motta. In conferenza stampa tiene banco l'indiscrezione di mercato che vedrebbe il ritorno di Samuel Eto'o: il camerunese sfrutterebbe la sosta del campionato russo per approdare in prestito al suo vecchio club. «Ho ottimi attaccanti e sono contento con quelli che ho - afferma Ranieri - vado dietro a Samuel dal 2003, da quando giocava nella Liga con la maglia del Mallorca. Non posso andare dietro queste cose da fantacalcio, voglio concentrarmi sulla gara di Catania». A Mosca, nella recente sfida in Champions League con il Cska, Eto'o e Ranieri hanno avuto modo di confrontarsi, ma l'allenatore smentisce qualsiasi ipotesi di mercato. «Non abbiamo parlato del suo eventuale ritorno all'Inter» confessa Ranieri allontanando qualsiasi altro scenario. «Adesso pensiamo a Catania - afferma l'allenatore - abbiamo avuto modo di vedere come la squadra di Montella sappia essere molto pericolosa: la Juve ha sofferto per portare a casa un pareggio. Noi vogliamo vincere: pensiamo a fare punti per non staccarci dal gruppo di testa». Il tecnico non vuole perdere contatto con il gruppo di testa e si affida al Principe Milito e a Pazzini. In attesa che la sua squadra possa crescere ulteriormente. «Sarà piano piano sempre più la mia Inter - afferma il tecnico - Zarate trequartista? Non scarto nessuna ipotesi, perché il calcio è una materia talmente malleabile che quello che pensi adesso magari non lo pensi più dopo Catania». Non è più tempo per pensare, è arrivato il momento di tornare a vincere.

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