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Non gioca ma li fa impazzire lo stesso

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Fortunatamentesi tratta di una minoranza, ma è un fenomeno pur sempre da valutare per gli effetti che produce sui poverini che ne sono vittima. È una sorta di ossessione che porta solo a pensare a T, un incubo che incupisce, provoca la perdita irrimediabile del sorriso. Un esempio. Ho un amico tifoso della Lazio, simpatico, ironico, graffiante. Ma se gli parlate di Totti improvvisamente cambia umore: perché T sta per Totti. Lui del capitano giallorosso sa tutto, perfino che taglia di slip porta. I gol fatti, i rigori segnati e falliti. Tutte le frasi uscite sui giornali e ha perfino una collezione di foto, come quelle che le nonne hanno con i nipoti, dal battesimo al matrimonio. Diciamolo, direbbe La Russa, un siciliano che tifa Inter: Totti per i laziali è come l'uomo nero per i bambini piccoli. Spaventa. Basta citare quel nome e vedrete subito quelli che hanno il cuore biancoceleste cambiare umore. Così ieri, Francesco che domenica non giocherà, ha voluto dare il suo contributo, fatto di battute. Ha fatto gol anche così. Si sono incupiti, sono diventati rabbiosi, isterici. In fondo ha solo detto che Reja è un portafortuna, con lui sulla panchina laziale la Roma ha sempre vinto e poi, udite, udite, ha mandato l'aquila a far compagnia ai gabbiani. E cosa c'è di male? Ha offeso il Papa, il Tricolore, la mamma di qualcuno? No. Ma eccoli i seriosi e tristi costretti a prendere le difese di Reja, gli stessi tifosi che stanno mettendo in croce l'allenatore accusato di aver perso i derby con la Roma. Poco conta che abbia portato una squadra senza campioni a sfiorare la champions. No, per loro tutto questo con conta. L'incubo è T e la Roma. Il loro campionato è tutto in quelle due partite. Poi adesso la minoranza romana ha una venerazione per questa aquila portoghese, fotocopia del simbolo di una famosa marca di fernet? Potesse almeno aiutarli a digerire le amarezze. Sorridete amici laziali. Vi farà bene. Provate a considerare il derby una partita di calcio tra scommesse e prese in giro. Totti vi sfotte? Provate a farlo voi se vi riesce. Difficile lo so. Guardate il vostro capitano. Già, Rocchi chi? Lui promette, spera, replica. Arriva a dire che l'altro capitano, quello che è diventato campione del mondo fa ridere in tv. Invidia? Certo. Chi ingaggerebbe Rocchi per fare pubblicità? Chi lo conosce? Totti farà anche sorridere, ma quando è in campo ha spesso fatto piangere gli avversari. Ma adesso si calmino tutti un po'. Domenica proviamo a divertirci. Anche a sfotterci un poco. Ma trionfi l'ironia. Totti ha parlato da romano vero, guascone e spiritoso. Ricordiamoci che domenica si gioca solo una partita di calcio. Sorridiamo, vivremo meglio. E se perderete come al solito, non ve la prendete, consolatevi con l'aquila. Non quella delle legioni romane, comunque non laziali, ma quella del digestivo.

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