C'è il Parma di Giovinco e tutta Napoli sogna una notte da capolista
Ilturn over di Mazzarri è scientifico e sarà applicato solo dopo la sfida di Champions contro il Bayern di martedì prossimo al San Paolo già tutto esaurito. Con gli emiliani si apre un ciclo terribile, 7 partite in 21 giorni, che culminerà con la Juventus, per molti la sfida scudetto. Ma l'allenatore del Napoli esige dai suoi che si pensi a una partita per volta, non di più: «Avrei preferito che la sosta non ci fosse stata, non ho lavorato con i nazionali. Ma non farò cambi, mi baserò sulla gara contro l' Inter. Cavani ci sarà, non è molto affaticato e non risente del furto. È successo anche a Maggio e me ai tempi della Sampdoria. Ma è una cosa che dà fastidio a chiunque la subisca». Chi non partirà titolare è Zuniga, troppo stanco, farlo giocare sarebbe un rischio eccessivo. Convocato invece, per la prima volta, Lucarelli. Dopo la sconfitta con il Chievo e il pari con la Fiorentina, la domanda è se questo Napoli sia maturo: «Non sottovalutare il prossimo avversario è il vero salto di qualità per noi. Non penso al paragone Lavezzi - Giovinco, mi interessa che Giovinco sia ben marcato e sia limitato il suo raggio d'azione. È cresciuto tantissimo, non solo fa assist, ma è anche più concreto e trova il gol. Non a caso è il capocannoniere. Dobbiamo stare attenti». E attenzione significa anche isolare se stesso e i suoi ragazzi dall'entusiasmo: «Personalmente sono sempre lo stesso. L'unica cosa che mi fa piacere è che ora il primo aggettivo per definirmi è tattico, poi motivatore. Ai ragazzi ho detto che dobbiamo farci scivolare tutto addosso e non sentire nessuno». Sul fronte opposto, gli emiliani hanno preparato l'anticipo allenandosi di sera: «Affrontiamo un avversario forte al di là delle individualità, ma non reciteremo il ruolo delle vittime sacrificali» ha detto Colomba. Assente Crespo.