Altre tre medaglie La scherma azzurra non si ferma più
Dopola finale dei Campionati del mondo di fioretto femminile combattuta tra Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali e vinta da quest'ultima, anche nel fioretto maschile l'Italscherma cala l'«asso pigliatutto». Al Palaghiaccio di Catania, dove si sta svolgendo la rassegna iridata di scherma, il carabiniere bresciano Andrea Cassarà a 27 anni si laurea campione del mondo 2011 battendo in finale all'ultima stoccata il romano delle Fiamme Gialle Valerio Aspromonte. Il ragusano Giorgio Avola, si accontenta del terzo posto (insieme al francese Victor Sintes, battuto in semifinale da Cassarà) avendo ceduto 14-13 ad Aspromonte nella seconda semifinale. Dopo l'iniziale svantaggio Cassarà è riuscito a rimontare fino al 14-14 e alla vittoria finale non solo dell'oro ma anche di una cena in palio per scommessa con l'amico Valerio. «Ho avuto tantissima paura - racconta Cassarà - non ci pensavo più. All'inizio mi sono fatto prendere dal punteggio. Ho pensato solo a stare piegato, il consiglio che si dà ai ragazzini, ed è servito perché ho ritrovato la calma. Valerio e io ci conosciamo bene, nei ritiri stiamo assieme in camera e capita che litighiamo in allenamento, tirandoci dietro di tutto: nei giorni scorsi gli avevo ipotizzato una finale tra noi due con una cena in palio. Finalmente mi sono tolto un peso. Sia a Pechino 2008 che ai Mondiali di Antalya ho perso la possibilità di entrare tra i primi quattro per una stoccata, ero diventato un'eterna promessa. Ero come una Ferrari da 400 cavalli costretta ad andare in gara con 200. Ma qui ho tirato bene e ho sognato, anche svegliandomi di notte alle 4, di poter venire in zona mista urlando "Sono campione del mondo"». La gioia dei tre azzurri sul podio contrasta con l'amarezza del grande atteso alla vigilia: Andrea Baldini, sconfitto nel tabellone dei 32, fermato dal giapponese Chida che ha vinto l'assalto alla priorità col punteggio 14-13. «Non posso far altro - ha detto il livornese dell'Aeronautica - che rammaricarmi per aver perso con un atleta che tutto sommato andava battuto. Ho tirato molto male, ero nervoso. Forse è mancata una dose di rabbia, di cattiveria. La voglia di vincere ovviamente c'era. Una volta rimontato non serviva più la calma, serviva qualche attributo in più e in quello ho peccato». Fa eco alla delusione di Baldini quella delle spadiste azzurre. Le due atlete che erano passate agli ottavi sono state sconfitte: Mara Navarria è stata battuta 15-14 dalla polacca Ewa Nelip, e Bianca Del Carretto 6-5 dalla romena Ana Branza, che nel turno precedente aveva eliminato un'altra azzurra, Rosella Fiamingo (15-14). Era già fuori gara dai sedicesimi anche Nathalie Moellhausen, bronzo a Parigi 2010, battuta dalla cinese Hyo-Jung Jung (15-9). La cinese Na Li ha poi vinto la finale battendo 13-7 la connazionale Yujie Sun. Oggi cominciano le gare per Nazioni. In pedana gli azzurri della sciabola con Aldo Montano neocampione del mondo e le Azzurre del fioretto, con Vezzali e Di Francisca campionessa e vicecampionessa. Diretta Rai Sport 2 dalle 16.30 alle 21.