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Pochi stimoli Conta solo il campionato

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Giàqualificati gli Azzurri, rimane quel secondo posto che garantisce almeno uno spareggio, passerà infatti direttamente la «runner up» che potrà vantare il bilancio migliore nei confronti delle prime cinque del proprio girone. Dunque interessi di classifica pesanti per i serbi, che tornano a giocare davanti al loro pubblico dopo le porte chiuse, imposte in seguito alla plateale esibizione di Ivan il Terribile a Marassi. La Serbia dovrà vedersela, per la qualificazione, con l'Estonia, ma perfino con l'Irlanda del Nord, se stasera battesse i baltici per poi cercare un miracolo a Pescara, nella partita che chiuderà il calendario del gruppo C. Senza voler tirare in ballo la storia, prima cioè della diaspora della Jugoslavia, la Serbia ha dimostrato in Sudafrica risorse tecniche di rilievo. Temibile, dunque, anche se non avrà più a disposizione, come in passato, i gioiellini della Croazia, del Montenegro, della Bosnia, della Macedonia, della Slovenia. Ma la sfida di stasera sarà logicamente influenzata dal livello delle motivazioni, che parla a favore dei padroni di casa, in un impianto che il calore del tifo può trasformare in autentica bolgia. Per professionale e serio che possa risultare l'atteggiamento dei nostri ragazzi, è chiaro che non si potrà pretendere impegno esasperato, anche perché dopo il confonto con l'Irlanda del Nord di martedì, testa e cuore degli Azzurri saranno interamente dedicati agli oneri di campionato. Quasi chimerica, dunque, l'ipotesi di un feroce impegno agonistico dei nostri, che tenteranno di giocarsela sul piano della tecnica individuale, specialmente dopo il recupero di Pepito Rossi, che farà ancora coppia con Cassano, bravo almeno a scusarsi con il cronista offeso e dunque graziato dal ct. Schieramento senza sorprese, l'incursore sarà ancora una volta Montolivo, De Rossi e Marchisio al fianco di Pirlo garantiscono solida e qualitativa cerniera di centrocampo. Sugli altri fronti, già promosse molte delle tradizionali regine del continente, agli inglesi basterà poco, ma dovranno vedersela con Mirko Vucinic e il suo Montenegro. Da seguire la corsa tra la Russia, in trasferta con la Slovacchia, e l'Eire del Trap, in vacanza ad Andorra.

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