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Prandelli e l'Italia: "Seguo Osvaldo"

Cesare Prandelli

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A Coverciano, per una volta, non c'è la necessità di vincere a tutti i costi: l'Italia di Prandelli ha già in tasca la qualificazione per i prossimi europei di Polonia e Ucraina. Le prossime due sfide contro Serbia e Irlanda del Nord - inutili ai fini del risultato - tengono comunque in allerta il ct azzurro che non vuole assolutamente abbassare la guardia. «Lavoreremo in funzione degli Europei - afferma il commissario tecnico - non possiamo pensare di staccare l'interruttore ora, e riaccenderlo fra qualche mese». Venerdì prossimo, a Belgrado, andrà un scena la sfida di ritorno contro la Serbia: la partita di andata, a Genova, non si giocò mai per i disordini provocati da Ivan e i suoi fratelli. Fu una sconfitta per tutto il calcio, non solo per il popolo serbo, rappresentato indegnamente da un manipolo di malviventi. «Scenderemo in campo senza alcuna paura - sottolinea il ct - sarà un test per valutare la forza dell'avversario, nient'altro. Non abbiamo bisogno di fare punti - continua - ma abbiamo voglia di fare una grande prestazione: non scenderemo in campo per speculare». Gli azzurri si presenteranno a Belgrado con il biglietto aereo per gli Europei già in tasca: nessun timore, sarà solo una partita di calcio da giocare al meglio per onorare l'impegno. «Non ho ancora pensato alla formazione - confessa Prandelli - non ho tanto tempo a disposizione. Abbiamo trovato una grande sicurezza con questo modulo. Ci aspettano due partite ufficiali, non sono amichevoli, e quindi dobbiamo giocarle al meglio. Non ho pensato minimamente a cambiare assetto in queste due sfide: il centrocampo può dare continuità tecnica al progetto, in difesa abbiamo trovato i giusti equilibri, e questo potrebbe penalizzare giocatori come Campagnaro o Paolo Cannavaro che in campionato stanno facendo molto bene. Seguo Osvaldo, è un attaccante moderno. L'ho avuto alla Fiorentina, ora è tornato maturato dalla Spagna. Quanto agli esterni, oltre a Schelotto e Cerci valuto Pepe». Per ora il gruppo è consolidato: le uniche novità sono rappresentate da Barzagli - vecchia conoscenza del club azzurro - e Cigarini. In attacco, potrebbe essere la volta buona per vedere in campo Balotelli e Cassano: «Ci può anche essere quest'opportunità - conclude Prandelli - sarei felice se Mario riuscisse a mettermi in difficoltà, lui come tutti: ma non voglio mettergli troppe pressioni addosso, se ne cerca già tante da solo. Ultimanante lo vedo più sereno, diciamo che è in un momento di passaggio. Ma non vado oltre. Il primo gol di Mario in nazionale farebbe bene a lui, ma anche a noi».

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