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I refusi di una Lega esilarante

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Ieriper alcuni minuti nella chiosa finale del comunicato della Lega Basket sulla presentazione del campionato si è letto «è stato consegnato il calendario definitivo della prossima stagione, che si preannuncia davvero "esilarante"». Che la pallacanestro odierna sia sempre più vicina ad essere una brutta copia di Zelig o Colorado Cafè è fatto acclarato. Tanto che la correzione che ha poi visto sostituire l'”esilarante” originario con "esaltante” è sembrata stonare. I pasticci insomma non finiscono mai e nonostante la presenza certa, lockout permettendo, di Danilo Gallinari ed il sogno di Kobe Bryant la fondamenta che reggono la serie A traballano come spazzate da un violento tsunami. Dove proverà a reggersi tra le onde una Virtus Roma che deve se non altro gioire per trovarsi almeno ai nastri di partenza vista la manifestata volontà di Claudio Toti, poi rientrata, di abbandonare baracca e burattini. La squadra della capitale, quella che fino a pochi anni fa lottava a suon di Bodiroga e Lorbek per detronizzare Siena, partirà «rinforzata» dal magnanimo prestito di Maestranzi, proprio per grazia dei nemici giurati, senza sponsor, unica in A, e con un impianto, il Palazzetto, ancora in attesa dell'omologazione. E per sorridere oggi, allora, non bastano i refusi della Lega. Fab. Fab.

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