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Con la Roma il vero esame del tecnico

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LaLazio che non t'aspetti: brillante e vincente nonostante la fatica di Lisbona. Gara perfetta, bissato il blitz dell'anno passato a Firenze: vantaggio viola, rimonta griffata da Hernanes e Klose per tre punti d'oro alla vigilia di un derby spacca-campionato. Stavolta è fondamentale la lettura di Reja che capisce gli stenti di Radu su Cerci e inserisce Lulic a metà ripresa per bloccare la fonte migliore degli assalti fiorentini. Si ripete poco dopo, quando la stanchezza si cominciava a far sentire, cambiando uno spento Cissè per Matuzalem. Il «professore» è prezioso nel far salire la Lazio di venti metri, congela la partita e dà il via con Ledesma e Sculli all'azione che permette a Klose di realizzare il terzo gol in cinque gare. Chissà che giocare con un attaccante in meno e un centrocampista in più non possa essere una soluzione intelligente quando uno dei due mostri lì davanti (in questo momento Cissè) non sia al top della condizione. Complimenti al tecnico anche se restano i dubbi su una squadra dal grande potenziale che sembra non essere sfruttata al massimo. Ora per il tecnico c'è il derby, la partita della verità. Se vince, sistema tutto ma se dovesse andare male il pericolo che riafforino vecchi rancori e propositi di fuga, resta dietro l'angolo.

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