Per Inter e Napoli primo esame scudetto
Inter-Napoli sfida scudetto. Sì, no, il tempo sarà galantuomo. Per Ranieri, l'uomo che rimette le cose a posto, due vittorie in due partite, è un test probante: «Ai miei ragazzi non ho detto: datemi il tricolore, ma andiamo a vincerlo. Insieme e con umiltà perché senza quella non si va da nessuna parte. Contro il Napoli è una partita scudetto, è una squadra vaccinata per lottare al vertice. I giocatori sono cresciuti e stanno facendo bene in Europa, ma noi dobbiamo batterli. Il nostro traguardo è andare in vantaggio e non soffrire come nelle gare precedenti. Ci arriveremo». Ranieri è l'ex di lusso. Un anno sulla panchina del Napoli nel dopo Maradona, un ambiente da ricostruire e una scommessa vinta: Gianfranco Zola. Adesso ha per le mani un'altra sfida bollente: «Il debutto davanti ai miei tifosi a San Siro? Sento la responsabilità, se non fosse così smetterei». Intanto entra in infermeria Milito (da valutare oggi) ed escono Pazzini (da panchinaro a titolare), Maicon e Stankovic: «Maicon è un frecciarossa sulla fascia, Stankovic ha avuto un problema serio e per il Pazzo ci sono speranze, sta meglio e vuole giocare. Valuterò sabato mattina e poi deciderò gli uomini a cui affidarmi». Il Napoli non vince a San Siro da diciassette anni, uno dei tanti tabù che i tifosi vorrebbero infrangere. Ci proveranno gli undici di Mazzarri che però respinge il duello tricolore: «Ma come si fa a parlare di scudetto alla quinta giornata? Ci sono altri 30 match! E poi il mio punto di riferimento è la griglia di partenza degli ingaggi. In base a quella non c'è storia. L'Inter ha valori tecnici altissimi ed è rivitalizzata dall'arrivo di Ranieri, un tecnico che stimo molto. Ma, come tutte le altre squadre, sa che se non va al massimo, può incorrere in un risultato negativo. Non siamo solo cuore e grinta, siamo organizzati, come ha notato Buffon. Il Napoli gioca come se avesse una testa sola. Sono fiducioso che l'approccio alla partita da parte dei miei giocatori sarà simile ai primi 30' contro il Villareal». Glissa sul compleanno di oggi, i suoi primi 50 anni non lo fanno sorridere, neppure Cavani che nella «prova vera» di ieri si è fermato. Il dolore alla caviglia lo ha estromesso dai convocati (Tabarez, ct dell'Uruguay, lo vorrebbe per le amichevoli, se la vedrà con De Laurentiis). Recuperati invece Aronica e Maggio. Un rebus la formazione. L'universale Zuniga potrebbe essere avanzato oppure si può pensare a Pandev titolare con Lavezzi centravanti. Ma dire a Mazzarri che De Laurentiis vuole l'ex Inter in campo è una pessima idea: «Con il Presidente non parlo di calcio da tempo, sulla formazione ne sa quanto voi giornalisti. Domani scoprirà chi scenderà in campo, le scelte le faccio io e basta». Niente ubbidisco, tutt'altro.