Paolo Avesani La Germania sbatte la porta in faccia ai sogni azzurri.
Adue anni da Lodz arriva la rivincita. L'accesso alla finale che avrebbe potuto portare al terzo titolo continentale consecutivo ci viene negato da una formazione teutonica in versione panzer: pochissimi errori, grandi colpi e determinazione feroce. Nonostante il pessimo avvio, Lo Bianco e compagne, almeno per due set e mezzo, non giocano una brutta pallavolo, ma - dall'altra parte, c'è più grinta, più attenzione in tutti i fondamentali e, forse, più fame. E nel post gara Massimo Barbolini commenta così il match: «Non abbiamo giocato con pazienza; c'è stata troppa fretta di chiudere le azioni. Altre volte ci siamo trovati in difficoltà, ma la squadra aveva aggiustato il risultato. Questa volta non ci è riuscito anche per merito della Germania. Dobbiamo giocare per la medaglia di bronzo, che rimane un risultato importante». L'Italia paga un'estate difficile, fatta di esperimenti, infortuni e contrattempi. A Monza, dopo un girone eliminatorio più complicato di quanto giustificasse il valore delle avversarie, il quarto di finale con l'Olanda aveva illuso. Ma in semifinale è arrivato il conto. Ora la testa dovrà spostarsi sui Giochi olimpici di Londra. Portando via da Belgrado, come raccomanda il ct, un bronzo importante. L'inizio della gara con la Germania è un incubo: il muro tedesco è granitico: Furst fa male. L'attacco azzurro non riesce a mettere in terra un pallone. Al contrario Kozuch e Grunn martellano senza pietà. L'Italia ha la pazienza di non disunirsi e ricucire lo strappo. Ma, attorno a quota venti, le nostre avversarie allungano di nuovo e vanno uno zero. La seconda frazione è ancora più in salita. Kozuch è in totale trance agonistica, mentre in casa Italia si soffre in ricezione e si fatica in attacco. Le ragazze di Barbolini non giocano male, il problema è che quelle di Guidetti sono praticamente perfette. La Weiss è perfetta in regia e le sue schiacciatrici eludono bene il muro di Gioli e Arrighetti. Il cambio di Ortolani per Piccinini dà l'entusiasmo necessario per arrivare a meno due, ma non basta. Doppio vantaggio Germania. Al rientro in campo, Barbolini conferma Castagrande in banda ed Ortolani opposto. Le azzurre ci provano, ma i contrattacchi sprecati sono tanti e il punteggio resta in equilibrio. Se Cotagrande e compagne mostrano un po' di braccino, Grun e Furst continuano nel loro show personale e, alla lunga annullano la nostra resistenza. Con grande merito, la Germania vola in finale. Oggi, alle 15 (diretta Rai Sport 1), l'Italia cerca il bronzo contro la Turchia.