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Lazio, Europa in salita

Sporting Lisbona - Lazio

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È sempre più dura. La Lazio lotta ma perde male a Lisbona senza sfruttare la superiorità numerica per tutto il secondo tempo. E la situazione nel girone si complica anche se non è compromessa grazie al pari nell'altra partita tra Vaslui e Zurigo. A nulla serve il pari di Klose dopo la rete di Van Wolfswinkel, Insua regala tre punti preziosi ai lusitani e poi si fa espellere senza però che i biancocelesti riescano più a riagguantare gli avversari. Si parte e la Lazio prova mettere paura allo Sporting ma il pressing biancoceleste dura dieci minuti e costruisce un paio di potenziali occasioni da rete. Ma i padroni di casa hanno un ottimo centrocampo e comunciano a costruire azioni pericolose. La banda di Reja soffre, arretra e subisce subito il gol avversario per la solita distrazione difensiva. Punizione battuta velocemente, cambio di campo di Carrillo, cross di Capel e Van Wolfswinkel di tacco inventa una rete straordinaria beffando Dias e Marchetti. Sotto nel punteggio la Lazio si sblocca e comincia a guadagnare metri tanto da agguantare il meritato pari: assist lungo di Hernanes, Klose sul secondo palo rimette le cose a posto con la «zampata» del campione. Siamo al 40', basterebbe mantenere un po' di attenzione e invece nel recupero del recupero (46'23", nonostante un solo minuto concesso) Insua da lontano pesca l'angolo sinistro tra le proteste (inutili) dei giocatori e di Reja (espulso per la contestazione all'arbitro). Una beffa, per carità, ma anche tanta ingenuità nel concedere il tiro finale quando ormai il tempo era ampiamente scaduto. Nella ripresa (cambio obbligato tra Klose e Cissè) quattro minuti e Insua viene espulso per una gomitata a Gonzalez e la Lazio si ritrova in superiorità numerica. Reja aspetta qualche minuto di troppo poi inserisce Sculli e Radu per Brocchi e Dias ma la partita ormai si è innervosita e si va avanti a strappi. Lo stesso Sculli, Konko e Rocchi falliscono clamorose occasioni per il pari. E anche un rigore non dato a Sculli nel finale serve solo ad aumentare i rimpianti per non aver saputo sfruttare i buchi della difesa portoghese. E ora? Si va a Firenze sul campo di una delle squadre più in forma del campionato. Non sarà facile fare risultato ma serve cuore e orgoglio per chiudere questo ciclo di ferro con una bella prestazione e presentarsi dopo due settimane al derby con rinnovato ottimismo. Anche perché il 16 ottobre non si può più sbagliare dopo aver perso cinque sfide di seguito contro i giallorossi.

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