Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

"Sconfitta immeritata"

Edy Reja

  • a
  • a
  • a

C'è grande rammarico in casa Lazio. Una sconfitta pesante, immeritata, che ha lasciato l'amaro in bocca. «Siamo partiti bene – ha precisato Reja – li abbiamo attaccati, i due gol loro sono nati da due rimpalli, poi nel secondo tempo abbiamo creato molto. Le occasioni di Konko e Rocchi in particolare sono impossibili da sbagliare, poi c'è stato un rigore nettissimo su Sculli, tante situazioni su cui recriminare». La sconfitta brucia, la speranza è che non porti ripercussioni sotto il profilo psicologico. «Non meritavamo di perdere – ha aggiunto Reja - c'è un grande avvilimento nello spogliatoio, mi dispiace per i ragazzi, non ci credono nemmeno loro. Speriamo passi presto settembre, un mese nel quale ci è andato tutto storto. Cisse tropo largo? Doveva restare al centro, è lui che si va a cercare il pallone». Il tecnico goriziano, tra l'altro, ha vissuto il secondo tempo in tribuna in mezzo ai tifosi portoghesi. Alla fine del primo tempo, infatti, l'allenatore laziale è stato espulso avendo protestato con l'arbitro belga Serge Gumienny per aver allungato troppo il recupero della prima frazione, periodo nel quale è arrivato il 2-1 di Insua. «Ho detto all'arbitro che gli si era fermato orologio. Il gol di Insua è arrivato 23 secondi dopo lo scadere del recupero, e dopo la rete dello Sporting, l'arbitro ha concesso un altro minuto e mezzo. L'arbitraggio mi ha lasciato dei dubbi». Reja nella ripresa ha comunicato con la panchina a distanza, ha dato le sue indicazioni sia sull'aspetto tattico che in relazione alle sostituzioni, ed ha avuto due sussulti sulle occasioni da gol clamorose sciupate da Konko, che ha colpito la traversa da due passi, e da Rocchi che ha mandato fuori di testa su cross di Cissè, un gol più facile da fare che da sbagliare. Reja è scattato in piedi, pronto ad esultare, con l'urlo che gli è rimasto in gola: il goriziano è stato anche simpaticamente ripreso da un tifoso dello Sporting alle sue spalle, che battendosi il petto ha fatto notare al goriziano il rischio che la forte emozione poteva portare alla sue coronarie. «I portoghesi sono stati gentilissimi – ha specificato Reja - mi hanno accolto benissimo, senza astio, sono stati tranquillissimi». A fine partita ha commentato la gara anche Giovanni Lopez il secondo del goriziano, che nella ripresa ha diretto la squadra dalla panchina. «Reja al termine del primo tempo ha protestato con l'arbitro facendogli semplicemente notare che il tempo di recupero era andato oltre di 23 secondi. Alla prima occasione ci puniscono – ha chiarito Lopez - va così. Abbiamo commesso tanti errori sotto porta, siamo sfortunati».

Dai blog