Esame da grande
Tutto si può dire tranne che l'impegno sia sottovalutato. La Lazio a Lisbona si presenta nella sua veste migliore, e non solo per i nuovi elegantissimi completi ufficiali sfoggiati alla partenza da Fiumicino. Reja accantona quasi del tutto il turnover, e poco importa se tra tre giorni sarà di nuovo campionato con l'insidiosa sfida alla Fiorentina. La società ha messo l'Europa League tra gli obiettivi principali della stagione e non si può rischiare di essere con un piede e mezzo fuori dalla competizione già a settembre. Così contro lo Sporting, che ha impressionato all'esordio nel girone imponendosi per 2-0 sul campo dello Zurigo, l'imperativo sarà fare risultato. Possibilmente una vittoria, al limite anche un pareggio ma non una sconfitta che, dopo il pari interno col Vaslui, complicherebbe terribilmente i piani della truppa di Reja. Non sarà facilissimo, perché lo Sporting Lisbona, nonostante debba fare i conti con alcune defezioni importanti (Jeffren, Izmailov, Pereirinha e Rodriguez) vanta comunque una rosa di tutto rispetto dove l'ex "italiano" Bojinov è spesso confinato in panchina. In più, i portoghesi vengono da un momento particolarmente felice: 4 successi consecutivi tra campionato ed Europa League dopo un inizio balbettante. Un avversario difficile al quale, però, la Lazio può contrapporre armi ugualmente importanti: "Loro partono sempre molto forte - ha ammonito Reja - hanno molta velocità e sono bravi nel concretizzare le occasioni da gol che producono. In attacco e a centrocampo hanno armi importanti, come Capel, Carrillo e Van Wolfswinkel. Noi dovremo essere bravi a contenerli e a rovesciare il fronte d'attacco". Un po' quello che ha spiegato lo stesso tecnico dei portoghesi Domingos Paciencia: "Noi giochiamo in casa e faremo quello che facciamo sempre: prenderemo in mano il gioco e cercheremo il gol dal primo minuto". Sarà battaglia nello stadio Jose Alvalade di Lisbona, poco più di 50 mila posti a sedere, tutti al coperto, tutti probabilmente occupati per il big match. Reja si affiderà ancora una volta al 4-3-1-2 delle ultime esibizioni in campionato. Uno schema nel quale ruolo fondamentale lo avrà il trequartista Hernanes. "Nelle ultime gare ha fatto bene - ha spiegato Reja - il fatto che a volte io l'abbia sostituito non conta, spesso i cambi sono di natura tattica. Lo vedo in crescita, finora si è ben disimpegnato nella fase di copertura, ora ci si aspetta il gran colpo in attacco. Speriamo riesca a liberare il suo gran tiro". L'obiettivo, ha continuato l'allenatore, "è quello che deve avere sempre una grande squadra, andare avanti il più possibile in tutte le competizioni". Per farlo, però, la Lazio dovrà limare alcuni difetti mostrati in questo avvio di stagione. "Siamo ancora in fase d'assestamento - ha confermato il tecnico - ma la squadra sta crescendo e in campionato il nostro obiettivo è arrivare tra le prime 3-4 in classifica. Il presidente mi ha messo a disposizione una rosa di alto livello. Ci manca qualche risultato per acquisire fiducia. L'Europa League potrebbe servirci anche a questo". Calcio d'inizio alle 21.05 e occhi inevitabilmente puntati anche su quello che accadrà in Vaslui-Zurigo. Un ulteriore passo falso degli svizzeri farebbe aumentare esponenzialmente le chance dei romeni che poi ospiteranno la Lazio sul proprio campo.