«Nel 2012 voglio tornare a vincere»
Vettelè sempre stato un marziano. Nemo profeta in patria, Flavio Briatore capì subito che due-tre decimi non si recuperavano in poche settimane e che a Maranello dovevano guardare al futuro remoto. La Rossa ci ha impiegato più tempo a farsene una ragione, ma è normale quando il tuo unico obiettivo dichiarato è la vittoria. Un anno avaro di trionfi e amarissimo dopo la pausa estiva. In Ferrari era atteso un salto di qualità, invece sono stati i pasticcioni della McLaren, che in fabbrica non sbagliano niente e in pista molto, ad accreditarsi come seconda forza mondiale. Il pezzo pregiato di questa Ferrari è solo l'eroico asturiano aritmeticamente k.o per l'iride. Ha puntellato la baracca: all'inizio ci ha sperato, a metà ha fatto buon viso a cattivo gioco, alla fine ha parlato chiaro: no a un 2012 come gli anni precedenti. «Credo in questo team fantastico. Pensavamo di progredire ma non è stato così. Lotteremo nelle prossime gare, sarà dura ma sento nella squadra una gran voglia di riscatto. Ed è proprio tale impegno che nella primavera scorsa mi ha convinto ad allungare il rapporto con la Ferrari». Fiducia sì, ma a tempo: «Voglio tornare al successo, ovviamente entro il 2016». Cioè quando scade il contratto. Il conto alla rovescia liberatorio della brutta annata riprende da Suzuka. Non vede l'ora. Ori. Gia.