Simone Pieretti Efficace, più che bello: il Milan batte il Cesena conquistando il primo successo in campionato.
Controi romagnoli Allegri rinuncia a Nesta, Zambrotta e Aquilani promuovendo Yepes, Taiwo e Nocerino. La partenza dei campioni d'Italia è fulminea, dopo quattro minuti i rossoneri sono già avanti grazie al «professor» Seedorf che piazza la palla all'incrocio: il portiere Ravaglia, nell'occasione, non è esente da colpe. Al 23' Emanuelson ci prova dal limite, un minuto dopo Yepes ha la palla per mettere in cassaforte la partita, ma il suo sinistro dal limite - dopo un'altra azione illuminante di Seedorf - non trova il bersaglio. Il Cesena si ripresenta in campo con Eder e Ghezzal al posto di Candreva (il migliore dei romagnoli) e Martinez. Il Milan sfiora il raddoppio al 4' con El Shaarawi, Ravaglia si salva in uscita. Dall'altra parte Mutu non sfrutta una punizione, poco dopo Parolo impegna Abbiati con un destro dal limite. Il Cesena resta in partita, anche perchè il Milan non la chiude. Seedorf ha la palla del match, ma il suo destro vola verso la gradinata sud. Al 21' Rodriguez stende Cassano in area, Giannoccaro nega ai rossoneri un rigore clamoroso. Dall'altra parte Comotto reclama per una trattenuta di Zambrotta: anche qui l'arbitro chiude gli occhi. Nel finale c'è spazio anche per Pippo Inzaghi che viene accolto dal «ruggito» di San Siro. Il Milan vince, soffrendo: lo scudetto è ancora lì, sulle maglie rossonere.