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Marco Grassi Come 12 mesi fa a Melbourne; ma anche come 24 mesi fa a Mendrisio; e perché no, come 48 mesi fa a Stoccarda.

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Ea regalarci un nuovo splendido titolo è ancora lei, Giorgia Bronzini, campionessa uscente e confermatissima, in capo a una corsa tattica, se vogliamo noiosa (ma su un percorso piatto come quello di Copenhagen c'è poco da dare spettacolo), ma conclusa con una volata perfetta delle azzurre. Lo spauracchio era rappresentato dalla solita Marianne Vos, ma sul rettilineo finale, leggermente all'insù, il treno olandese si è un po' piantato rallentando la capitana, mentre l'Italia, con una Baccaille decisiva, trovava un varco sulla destra per prendere il comando: partita così in vantaggio sulle rivali, Bronzini ha fatto i suoi 150 metri di volata resistendo al ritorno della stessa Vos (al quinto secondo posto consecutivo!) e della tedesca Teutenberg. La vittoria di Giorgia ci ridà invece animo in vista della gara dei professionisti: oggi, sui 17 giri del circuito (14 km ciascuno per un totale di 266 km) saranno di scena i velocisti, a meno che gente come Gilbert o Cancellara non riesca ad anticipare lo sprint. In caso contrario, il favorito è Cavendish, con Sagan, Hushovd, Freire, Farrar, Greipel, Boasson Hagen a provare a batterlo. L'Italia punta su Bennati per un podio che sarebbe prezioso.

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