Lazio: tutti con Reja
Poteva risorgere la Lazio, oppure lasciarsi andare andare. Rischia a Cesena, va sotto ma stavolta recupera e conquista la prima vittoria della stagione griffata Edy Reja. Cuore e orgoglio ci sono, il gioco meno anche se stavolta serviva la risposta del gruppo che ha dimostrato di essere dalla parte del tecnico. Si parte con la novità del rombo, il 4-3-1-2: Hernanes gioca dietro ai due attaccanti Klose e Cissé. Primo tempo con partenza choc perché la Lazio prova a fare la partita per un quarto d'ora ma al primo errore difensivo viene subito punita. Lancione di Colucci e Mutu si ritrova tutto solo davanti a Marchetti per il più facile dei gol. La reazione c'è, Klose inventa un diagonale che il giovane portiere Ravaglia manda in angolo, Dias di testa ci prova su angolo, una spizzata d'esterno di Cissé è salvata sulla linea da Von Bergen. Hernanes non trova la posizione giusta, rimedia un cartellino giallo per eccesso di foga ma l'impegno non manca mai. Così come la squadra prova a fare il massimo per dimostrare con i fatti come sia dalla parte dell'allenatore. Però al riposo la Lazio ci va sotto di un gol e col morale devastato dalla fuga tentata da Reja, dal golletto del Cesena e dalla sensazione che, oltre a difetti congeniti ed errori, non ne va una bene. Nella ripresa l'azione che fa girare la partita. Angolo di Ledesma, fallo di Rossi su Diakité e rigore trasformato da Hernanes per il pareggio. Poi ci pensano quei due lì davanti, Cissè vince un contrasto serve Klose che tira fuori dal cilindro un'altra perla: brucia due difensori e fa secco il portiere del Cesena. A quel punto si rivede la Lazio dell'anno scorso, brutta ma vincente. Arretrano i biancocelesti, forse troppo, c'è tanta paura e una condizione fisica approssimativa, però almeno lottano e conservano il risultato fino al triplice fischio di Celi. Avanti così sperando che sia cominciata la rinascita e che i tifosi siano un po' meno severi con Reja.