È già l'Inter di Ranieri. "Conta solo vincere"
Cercasi disperatamente punti. Il nuovo allenatore dell'Inter Claudio Ranieri esordisce oggi pomeriggio a Bologna con un obiettivo chiaro in testa: vincere per cominciare la scalata in classifica. L'impresa non è impossibile, visto il palmares dei nerazzurri allo stadio Dall'Ara (l'ultima sconfitta risale al 2002) e le difficoltà offensive della squadra di Bisoli, incapace di segnare un gol in casa addirittura dallo scorso 20 marzo. I problemi ereditati dall'esonerato Gasperini, del resto, non possono lasciare tranquillo Ranieri. "Questa squadra viene da un periodo difficile - ha spiegato il tecnico romano durante la presentazione - determinato anche dalla sfortuna e dagli infortuni. Ora l'importante è fare punti e acquisire fiducia e autostima. Il gioco arriverà col tempo". Dopo le ultime esperienze italiane, Ranieri ormai è abituato a ereditare situazioni complesse. "Evidentemente questo è il mio karma - ha osservato l'allenatore testaccino - sono stato chiamato a Parma per evitare la retrocessione, poi sono sbarcato a Roma con la squadra ancora a zero punti. Mi piace lavorare e sono qui per fare bene: non credo proprio che i giocatori dell'Inter siano usurati o peggio finiti". Di sicuro, però, sono un po' demotivati dall'avvio difficile. E domani, oltre a Ranocchia squalificato per tre giornate, Ranieri dovrà fare a meno anche di Sneijder, bloccato da un risentimento muscolare all'adduttore della coscia sinistra. "Wesley aveva già qualche problema - ha spiegato il tecnico - gli ho consigliato di non forzare, ma è un generoso e ha sentito dolore. A Bologna non ci sarà, preferisco averlo a disposizione per Mosca". Certo per Ranieri è una brutta tegola. L'allenatore testaccino aveva già provato il rombo a centrocampo, con Sneijder a ispirare Forlan e Pazzini. Considerati gli infortuni di Motta e soprattutto Stankovic ("Ranieri ci porterà fuori dal fango", ha dichiarato il serbo), Ranieri studierà le alternative fino all'ultimo istante: il ruolo di trequartista potrebbe essere affidato a Coutinho, ma il 4-4-2 con Alvarez e capitan Zanetti esterni è un'alternativa credibile. "Non sono schiavo di moduli e sistemi di gioco - ha spiegato Ranieri, che ha ricevuto gli auguri e ricambiato i complimenti del "tifoso interista" Josè Mourinho - Milito e Pazzini potrebbero giocare insieme, perché l'argentino fa grande movimento. L'importante, ora, è soltanto vincere: il campionato ci aspetta".