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Ancora scommesse, 150 partite nel mirino

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Ilprocuratore è già entrato in possesso dell'elenco dei match inviatogli dall'agenzia dei monopoli di Stato. I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo, stanno esaminando «flussi anomali» riguardanti le scommesse sulle partite tra cui Napoli-Panionios. Ieri sono state arrestate otto persone affiliate al clan camorristico dei D'Alessandro-Di Martino, e ritenute responsabili - a vario titolo - di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata all'elusione di misure di prevenzione patrimoniale, esercizio di scommesse clandestine e riciclaggio di denaro. Tra i fermati, Maurizio Lopez, il dirigente nazionale dell'Ufficio Quote e Rischi della Intralot. «Con riferimento agli accadimenti, Intralot Italia Spa manifesta la totale estraneità dell'azienda alla vicenda oggetto d'indagine - ha precisato la società in una nota - e in qualità di concessionario pubblico si ritiene parte lesa, e si riserva di attivare ogni azione utile a tutela dei propri interessi». L'operazione riguarda solo presunti illeciti nelle scommesse, attraverso le quali sarebbe stato riciclato denaro di provenienza illecita, e non tentativi di condizionamento delle gare di calcio su cui avvenivano le puntate medesime. Tra gli illeciti nel campo delle scommesse telematiche emersi, quello di indagati che operavano come «banco» su un sito telematico illegale, ruolo che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario. L'operazione rappresenta la prosecuzione di un'indagine che nel 2010 portò all'arresto di 25 persone. Sottoposte a sequestro preventivo anche due agenzie di scommesse in provincia di Napoli, a Pimonte e a Gragnano, per riciclare denaro di illecita provenienza ed eludere le misure di prevenzione patrimoniali.

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