Bojan contro il digiuno
Otto attaccanti, zero gol. Luis Enrique in quattro partite le ha provate tutte. Dal tridente dei ragazzini schierato con lo Slovan, Okaka-Caprari-Bojan, passando per Osvaldo e qualche sprazzo di Borriello fino ad arrivare a Borini titolare a San Siro. Ma nessuno l'ha buttata dentro, neanche Totti che improvvisamente è tornato l'unico punto fermo di un reparto in (ri)costruzione. Partito fuori a Bratislava e sostituito nella sfida di ritorno, il capitano ha giocato 90 minuti con Cagliari e Inter e anche domani sera contro il Siena l'allenatore vuole ripartire da lui: meglio farlo riposare domenica a Parma, se proprio deve. Cambieranno di nuovo, invece, i partner del numero dieci. Luis Enrique dovrebbe riproporre una soluzione già vista nell'amichevole di Budapest: Bojan e Borriello larghi, con l'obbligo di accentrarsi in fase di possesso, e Totti al centro, diversi metri più indietro. Sarà un caso, ma quella contro il Vasas è l'ultima partita vinta dalla Roma, con Bojan protagonista. Poi il black-out. Lo spagnolo non ne ha azzeccata una, gli altri attaccanti hanno fatto poco di più e gli unici gol, peraltro inutili, sono arrivati da calcio da fermo con Perrotta e De Rossi. Bojan ha una voglia matta di rivincita dopo tre prestazioni deludenti da titolare e una serata malinconica vissuta in panchina a San Siro. Il suo volto abbacchiato stona con i mille sorrisi degli ultimi giorni a Trigoria ma gli ultimi allenamenti lo danno in grande rimonta e tutto lascia pensare che domani ritroverà un posto nell'undici di partenza. Non ancora al centro dell'attacco, dove preferirebbe giocare: finché c'è Totti non si cambia. Borriello ha due rivali da superare: Osvaldo, colpito duro ieri da Kjaer in allenamento ma senza conseguenze serie, e quel Borini che tanto bene ha fatto contro l'Inter. Siena e Parma dovevano essere le occasioni per iniziare a scoprire Lamela ma ieri l'argentino si è bloccato di nuovo. La caviglia continua a dargli fastidio quando calcia, oggi riproverà, impossibile al momento stabilirà quando arriverà il tanto atteso esordio: non domani, comunque. Se l'attacco resta un bel rebus, le gerarchie degli altri reparti si stanno definendo. Aspettando il rientro di Stekelenburg a ottobre, domani in porta ci sarà ancora Lobont. Curci paga soprattutto problemi ambientali: all'Olimpico, al momento, avrebbe tutto contro. In difesa il tecnico insiste su Kjaer-Burdisso, col rientro di Josè Angel e la probabile conferma di Perrotta a destra. A centrocampo ancora Pizarro, De Rossi e Pjanic. Cicinho può tornare utile a Parma. E in futuro: ieri il suo manager ha incontrato Sabatini, il rinnovo con ingaggio «spalmato» è imminente. Da gennaio il brasiliano avrà un concorrente in più: il ds si è visto anche con il manager dello spagnolo Azpilicueta. Un altro giovane, forte e affamato.