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Giovanni Esposito Erano tanti i campioni alla 61esima edizione del Meeting di Zagabria ma tutti attendevano lui ed il suo riscatto da quella maledetta squalifica per falsa partenza nei 100 ai recenti mondiali di Daegu.

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Forseanche questa tremenda voglia di riscatto deve averlo caricato come una molla che fatica però ad esplodere: impacciato sui blocchi il suo avvio è stato lento e solo negli ultimi trenta metri è riuscito a «macinare» il bronzo coreano Kim Collins con il crono finale di 9”85 (+0.1), suo miglior tempo stagionale e settima miglior prestazione dell'anno. Per l'eterno Collins, campione mondiale a Parigi 2003, un ottimo 10"01, mentre Thompson è giunto terzo in 10"03. Quella di ieri è stata per Bolt la prima occasione di mostrare quello che valeva realmente sui 100 ma venerdì a Bruxelles avrà un'altra opportunità. Nella finale di Diamond League, avrebbe dovuto correre i 200, ma dopo il fattaccio di Daegu ha chiesto all'organizzatore, Wilfried Meert, di allestire un 100 per tentare il limite mondiale stagionale, in mano ad Asafa Powell con il 9"78 di Losanna. Forse è anche una via per ristabilire una leadership che in un certo senso è tornata in discussione. Nella pedana dell'alto la stella di casa, Blanka Vlasic ha ceduto ancora una volta alla russa Anna Chicherova, stavolta però a parità di misura (2 metri) la differenza l'hanno fatta il numero di errori. Il cubano Dayron Robles ha firmato il suo miglior tempo dell'anno volando nei 110 hs in 13" netti davanti al campione del mondo di Daegu (dove il cubano era stato squalificato per un contatto proibito col cinese Liu) Jason Richardson, sceso fino a 13"04, suo miglior tempo di sempre. Infine Nicola Vizzoni, unico azzurro in gara, è giunto sesto nel lancio del martello con 76,43 nella gara vinta da Dilshod Nazarov (80,30).

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