Conte sfida il suo passato

«Vero,ma adesso sono l'allenatore della Juve e, dopo avere ringraziato tutta Siena e la società che mi ha permesso di non onorare il biennale che avevo in essere, farò di tutto per vincere». Gioco forza, come è giusto che sia. Lo farà dopo avere imposto ai suoi di dimenticare una settimana fatta di elogi ed esaltazioni varie che sono seguite al 4-1 rifilato al Parma all'esordio: «Ringrazio tutti, ma non dobbiamo mai dimenticare che arriviamo da due settimi posti in fila. In settimana ho visto le squadre italiane impegnate in Champions League ed è stato un bel vedere specie per Milan e Napoli. Noi siamo agli inizi e non è ancora tempo per cambiare i pronostici estivi». Con Grosso rilanciato gioco forza vista la squalifica di De Ceglie («può darci ancora tanto») e il ballottaggio tra Del Piero e Matri come partner di Vucinic. Spazio per gli ultimissimi arrivati (Elia, Estigarribia, ma anche Vidal) non dovrebbe essercene dall'inizio: Krasic potrebbe riprendersi la fascia destra, con lo spostamento di Pepe a sinistra. Dom. Lat