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Luis Enrique: ho visto la Roma che voglio

Gli allenatori di Inter e Roma, Gian Piero Gasperini e Luis Enrique

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"La cosa più importante che ho visto in questa partita è stata la personalità della mia squadra, il suo fare pressione alta dal primo minuto. Sono contento per questo risultato, anche se poteva andare meglio". Il tecnico della Roma Luis Enrique, intervistato da Sky, riceve molti elogi per il gioco mostrato dalla sua squadra a San Siro - risultato finale 0-0 - dove in pratica ha costretto l'Inter a giocare in contropiede.  FAME E CONCORRENZA È stata una Roma "rivoluzionaria", con due centrocampisti come Perrotta e Taddei messi a fare i laterali bassi, e con un De Rossi su alti livelli di rendimento, così come il giovane Borini. "De Rossi e Borini? - dice Luis Enrique - Sì, sono stati molto bravi, ma non solo loro, sono andati bene tutti, perché oggi ho visto la squadra che io voglio, dove c'è voglia di vincere, concorrenza e fame. Spero che i tifosi che sono venuti qui vadano a casa più contenti". "Non voglio dimenticare - aggiunge il tecnico della Roma - Pizarro e Taddei, che alla sua prima partita è stato bravissimo". Come si spiega la scelta dei due centrocampisti a fare i terzini? "Perché volevamo avere una posizione di palla migliore e perché la nostra filosofia è di portare noi il peso della partita. Io sono qui per fare il mio tipo di calcio. Abbiamo corso dei rischi? Abbiamo rischiato magari troppo, però pensiamo che valga sempre la pena di provare a vincere". La Roma ha evidenziato un ottimo possesso palla e la squadra sembra cominciare a seguire il suo tecnico: "Questa è la nostra filosofia. Il merito è dei calciatori che hanno lavorato con la voglia necessaria. Abbiamo rischiato magari troppo, ma vincere e fare tre punti e' importante. Alla fine eravamo un po' stanchi, ma dobbiamo migliorare".  

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