Il coraggio di cambiare le priorità

Intelligenza innanzitutto. Luis Enrique dopo l'uscita dall'Europa League e la figuraccia rimediata contro il Cagliari nel primo match di campionato disputato all'Olimpico, deve dare un altro segno di intelligenza. Già l'eliminazione in Europa lo aveva "illuminato" sul fronte Totti, ma adesso deve mostrare di esser abbastanza elastico da cambiare qualcosa nella sua testa. Magari non il modulo tattico, perché vorrebbe dire rinunciare ai principi ispiratori di questo nuovo ciclo giallorosso, ma almeno agli uomini. I due imputati del momento, aspettando giorni migliori che probabilmente arriveranno, sono proprio i suoi due pupilli. Quei giocatori sui quali aveva puntato i piedi con la nuova proprietà (vedi il ds Sabatini): Bojan e Osvaldo hanno fallito il primo appuntamento con la Roma, rimediato la giusta dose di fischi, ma soprattutto deluso le aspettative. Il primo era piombato a Roma con le stigmate del vice-Messi da tutti indicato come "sfortunato" perché in quel di Barcellona s'era trovato di fronte quel fenomeno inarrivabile. L'altro è l'"attaccante modello" per il nuovo tecnico che lo ha messo tra gli indispensabili nel nuovo progetto giallorosso. Ora, senza nulla togliere al talento scouting del nuovo allenatore e alle qualità indiscusse dei due attaccanti, forse è arrivato il momento di provare qualcosa di diverso lì davanti. Perché se contro l'Inter per Gasperini sarà un'ultima chiamata, per Luis Enrique sarà probabilmente l'ultima opportunità per dimostrare ai tifosi di essere un tecnico da Roma. La società lo ha blindato (ieri incontro Baldini-Sabatini per fare il punto sulla nuova Roma e quindi anche su di lui) e potrà così continuare a svolgere il suo lavoro in ogni caso, ma l'appoggio del popolo romanista non sarà incondizionato. Insomma, per fare i fenomeni ci sarà tempo! Intanto, a proposito di fenomeni, dopo le lettere di resa incondizionata, c'è qualcuno che potrebbe riuscire a risalire in corsa sul nuovo carro. Così DiBenedetto & Co. potrebbero ritrovarsi al tavolo del comando con qualcuno che non avrebbero voluto... Inconvenienti del mestiere.