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Ritorno al futuro

Il presidente della Juve Andrea Agnelli

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La Juventus apre la strada. E altri prima o poi la seguiranno. Stasera - inizio dello show alle 20, amichevole contro il Notts County alle 21.30, diretta Sky e Juve Channel - la Signora inaugurerà lo stadio di proprietà sorto sulle ceneri del Delle Alpi. Nessuno in Italia aveva mai osato tanto. Nessuno soprattutto c'era riuscito: il fatto che la prima a farlo sia la società uscita peggio da Calciopoli ha anche un valore simbolico che va al di là dell'evento. "Cambieremo il modo di far vivere il calcio nel nostro Paese", spiegano da giorni il presidente Agnelli e non solo. Se ci riusciranno, applausi. Intanto, ci provano: niente pista di atletica, la prima fila a soli 7.5 metri dal terreno di gioco, tecnologia ai massimi livelli, spogliatoi spaziali e chi più ne ha più ne metta. Qualche pillola: 122 milioni di investimento finanziati da Credito Sportivo e non solo, 41.000 posti a sedere, 49 metri tra l'ultima fila di tribuna e il campo, 3.600 Premium Seats di cui 4 Suites e 62 Box, 3 spogliatoi, 21 bar, 8 aree ristorazione, 4.000 posti auto, 34.000 mq dell'area commerciale adiacente, 30.000 mq di aree verdi intorno all'impianto. Nel novembre 2008 è stato demolito il vecchio Delle Alpi, a luglio 2009 si è cominciato a lavorare per la nuova casa: non ha ancora il nome di uno sponsor, ma i francesi di Sportfive verseranno alla società 75 milioni di euro fino al 2023 per poter poi rivendere a un terzo il "naming right". Oggi sarà una giornata di festa, domenica si farà sul serio ospitando il Parma a ora di pranzo. Lo show sarà presentato da Linus e Cristina Chiabotto: tutto comincerà con un conto alla rovescia e gli ultimi 29 secondi saranno scanditi dall'immagine dei 29 scudetti (e non 27, come il post calciopoli vorrebbe: chissà l'espressione del presidente federale Abete, invitato e atteso) conquistati sul campo. Due i momenti clou: la proiezione di un filmato che "susciterà la reazione del pubblico" e la "spettacolare coreografia conclusiva, utilizzata soltanto ai Giochi di Pechino 2008 e nell'intervallo del Super Bowl", composta da centinaia di volontari che, vestiti di led, comporranno la bandiera italiana. Lo show prevede grandi coreografie di massa, la passerella delle stelle bianconere, la sfilata dei trofei di dimensioni extra-large, un momento protocollare e un passaggio toccante, in memoria delle vittime dell'Heysel. Sullo sfondo, ma ovviamente non troppo, la certezza che lo stadio porti nuovi ricavi utili per la vita della società: "Ci aspettiamo il triplo di quanto ottenuto dall'Olimpico, passando da 11 a 32 milioni l'anno - ha spiegato Francesco Calvo, direttore marketing della società - In Italia i ricavi da stadio rappresentano il 13% degli introiti delle società, contro il 27% di Inghilterra o Germania: noi vogliamo arrivare al 20% grazie all'aumentata capienza, ai naming rights e ai servizi aggiuntivi che ci permetteranno di vivere l'impianto sette giorni su sette". Almeno in questo, la Juventus ha già vinto.

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