E adesso toglietevi l'elmetto
Laguerra è finita, levatevi l'elmetto. Ci sono voluti tutta l'intelligenza e il buonsenso di Francesco Totti, come sempre nettamente superiori a quelli dei suoi improvvisati pretoriani, per rischiarare il cielo di Trigoria e l'umore del tifo: quello vero, che guarda ai colori amati, più che ricercare idoli da proteggere di fronte ai presunti scettici. Un buonissimo viatico, per la stagione ormai vicina alla linea di start, forse sarà possibile riconsegnare alla Roma quella serenità che aveva fatto la fortuna della splendida formazione di Luciano Spalletti. Colpiscono non soltanto l'appello all'unione delle forze e degli intenti, ma soprattutto il messaggio di stima nei confronti di Luis Enrique, indispensabile punto di partenza per intraprendere una stagione rivolta alla speranza nel futuro. Proprio quanto pretende una nuova versione basata sulla qualità, ma anche, e soprattutto, sul fresco soffio di gioventù che Walter Sabatini è riuscito a produrre. Nessuno può sapere quale Roma vedremo in campo contro il Cagliari, ci vorrà il tempo necessario per mettere insieme i pezzi di un motore restaurato da cima a fondo. Ma intanto i tifosi hanno già raccolto l'appello: la delusione dell'Europa League, che pure era stata seguita dai sostenitori con grande entusiasmo, non ha scoraggiato l'assalto alla biglietteria per l'esordio in campionato contro il Cagliari all'Olimpico. Forse un'arma a doppio taglio, questa ondata di affetto che domenica sarà testimoniata agli interpreti dalla platea giallorossa. Ci vorranno la serenità della quale si è detto, ma anche una capacità di gestire con freddezza l'impegno, senza che la spinta del pubblico induca ad atteggiamenti tattici esasperati. Dunque sarà fondamentale che il giovane tecnico parta con il piede giusto per il lavoro psicologico, in questo momento più importante di quello, per altro indispensabile, tecnico e tattico. L'inedita adesione incondizionata manifestata dal capitano nei confonti del progetto americano dovrebbe garantire unità di intenti nello spogliatoio: tutti mano nella mano i vecchi, ormai pochi, e i moltissimi giovani. Guardare avanti con grandi prospettive è lecito.