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L'Italia non è Nba

Andrea Bargnani

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Si torna a casa. Non prima dell'inutile partita che oggi metterà di fronte l'Italbasket della promesse non mantenute contro Israele (ore 14,15, diretta Rai Sport 1). È stata la Francia a timbrare il visto d'addio passando 84-91 nella sfida per la quarta giornata dell'Europeo lituano. Punteggio alto, troppo per una squadra che fin dall'avvio ha faticato a reggere l'urto a rimbalzo dei transalpini. È una sconfitta, la terza su quattro gare, che fa male perché dopo un avvio francese fatto di schiacciate che sembravano il prologo ad una tracimata avversaria, l'Azzurra s'è raccolta attorno al talento di Andrea Bargnani e ha rialzato la testa. Il Mago ha preteso dai compagni palloni che in avvio gli sono stati recapitati nei tempi e nei modi che lui preferisce. E il ragazzone romano non s'è fatto pregare e dopo l'aggancio del gregario Carraretto, giocatore utilissimo ma la cui presenza in quintetto mostra i limiti della rosa tricolore, ha iniziato una recita fatta di giocate talentuose che hanno consentito all'Italia di allungare sul + 7, 23-16 (con 13 punti del Mago). Con l'atteso Tony Parker in una serata ben al di sotto della sufficienza, la Francia s'è affidata alla rocciosa presenza di Diaw e ad una panchina sterminatala cui s'è anche alzato l'ex Virtus Roma Alì Traore. Proprio il folcloristico pivot ha insaccato il 2+1 che ha rispedito la Francia avanti (26-29). È stato allora Belinelli, capace di condensare nel finale della prima metà di gioco il meglio del suo Europeo, a dare la scossa. Sue le triple, accompagnate dal solito Bargnani, che hanno consentito all'Azzurra di chiudere avanti alla pausa lunga per 48-41, grazie ad una ritrovata ed inaspettata precisione al tiro (18-32 da 2, 7-16 da 3). L'attesa reazione francese, in uscita dagli spogliatoi, c'è stata ma dopo il 52-50 griffato Diaw è stato il momento di Gallinari, intelligente ad avvicinarsi a canestro, per tenere botta ed arrivare addirittura al massimo vantaggio, 65-57. Un po' per merito della Francia ma anche per le solite colpe proprie, l'Italia non è più riuscita a coinvolgere Bargnani. Intanto, dopo aver sparacchiato a salve, i galletti hanno messo dentro tre delle quattro triple della propria gara nella fase decisiva e con poco meno di 4' il sorpasso lo ha siglato, proprio da 6,75, Gleabale. L'Italbasket ha mostrato tutti i suoi limiti di regia e personalità ma è rimasta orgogliosamente a braccetto fino allo striscione d'arrivo, subendo però i colpi letali dal fantastico Diaw che hanno così costretto la corposa delegazione azzurra a pensare al prossimo rientro a casa. Ma fare le valigie sarà operazione meno difficoltosa del pensare al modo per risollevare il basket azzurro.

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