Prandelli: siamo l'Italia non il Barça
Unavittoria che ha avvicinato ancor più gli azzurri alla qualificazione ai prossimi europei in programma in Ucraina e Polonia. Martedì, contro la Slovenia, basterà un successo per ottenere il pass al prossimo torneo continentale. A Firenze c'è grande attesa: già venduti sette mila biglietti per tributare all'ex tecnico della Fiorentina la stessa accoglienza che l'allenatore di Orzinuovi ebbe al suo esordio sulla panchina azzurra. «Vorrei che martedì prossimo si ricreasse quella stessa atmosfera, quello stesso clima di festa - ha dichiarato Prandelli - non c'è bisogno di dare tanti consigli ai tifosi fiorentini, basta ricordare la serata di un anno fa. Vorrei che allo stadio ci fosse la Fiorentina, per poter festeggiare insieme un evento importante, mi auguro di vedere allo stadio anche i Della Valle». Il commissario tecnico torna poi a commentare la sfida vinta contro le Far Oer. «Certe partite possono aiutare a farti capire i tuoi limiti - ha ammesso il ct - sono stati fatti troppi paragoni con il Barcellona, può darsi che sentendo certi accostamenti, alla fine ci si monti la testa. Loro sono una squadra che lavora in un certo modo da anni, noi siamo all'inizio di un percorso e cerchiamo la nostra strada. Contro le Far Oer siamo arrivati sei volte in area di rigore avversaria - ha sottolineato - e ci siamo scambiati il pallone lì dentro. Quando sei lì devi tirare, noi non siamo il Barcellona, in area si tira e non si scambia il pallone». Per quanto riguarda la formazione anti-Slovenia Prandelli non ha nascosto che potrebbe cambiare qualcosa - in particolare sulle corsie esterne - facendo rifiatare Maggio e Criscito avvicendandoli col neo viola Cassani, e Balzaretti. "Valuterò in questi giorni" si è limitato a commentare il ct, che tra oggi e domani proverà sul campo la formazione che potrebbe regalargli l'ennesimo successo, e una notte da trionfatore nella sua Firenze.