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Bolt, il giorno del riscatto

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Usain Bolt

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DAEGU Mezzogiorno di fuoco per l'atletica azzurra impegnata ai mondiali coreani. Gli occhi sono puntati sull'alto femminile dove si spera nella campionessa europea indoor Antonietta Di Martino. È sua l'ultima medaglia iridata conquistata dall'Italia, l'argento di Osaka 2007. Stavolta a complicare le cose è stata una infiammazione all'alluce del piede di stacco, che l'ha tenuta ferma da fine maggio a fine luglio. Due mesi di inferno dai quali è risorta solo il 7 agosto quando a Malaga ha valicato i due metri ottenendo la seconda migliore prestazione mondiale dietro la russa Chicherova. Dopo la brillante qualificazione, 1.95 senza errori, la primatista italiana assoluta (2.04 indoor quest'anno e 2.03 all'aperto nel 2007) affronterà la quarta finale mondiale in carriera; la prima era stata nel 2001 ad Edmonton. La campionessa in carica, la croata Vlasic, non ha nessuna voglia di abdicare nonostante qualche guaio fisico. È inoltre, il giorno della finale dei 200 metri (ore 14:30) con Usain Bolt, a caccia del riscatto dopo la prematura uscita di scena nell'ultimo atto dei 100. Il giamaicano troverà il connazionale Ashmeade e uno statunitense (Dix), contro il francese Lemaitre, che ha accarezzato per un solo centesimo il record di Francia in 20"17. Si assegnano i titoli del giavellotto maschile e della 4x400 e 100hs femminili mentre nella notte che verrà, l'ultima che ci costringerà a stare svegli per i mondiali, Ruggero Pertile partirà per la maratona iridata (a partire dalle 2). Ieri due azzurri hanno conquistato la finale: il vicecampione europeo indoor e primatista italiano assoluto del triplo, Fabrizio Donato (16.88) e la tricolore del martello Silvia Salis (69.82). La ceka Mariya Abakumova ha fatto suo il giavellotto (71.25) in un bel duello con la campionessa olimpica Èpotáková. Lo statunitense Dwight Phillips ha invece portato a casa il quarto titolo mondiale nel lungo con 8.45, e con la staffetta 4x400 statunitense che nell'ultimo rettilineo ha infilato i sudafricani privi di Pistorius per scelta tattica. La keniana Cheruiyot, già oro sui 10mila, ha vinto anche i 5mila mentre la Germania ha portato a casa per la prima volta all'oro nel getto del peso con il fenomenale talento 21enne Storl. Infine, primo titolo iridato sui 200 metri per la giamaicana Campbell-Brown, dopo due ori olimpici e due argenti mondiali.

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