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Per la prima volta insieme in campo gli «Nba» Bargnani, Gallinari e Belinelli

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Pertanto, troppo tempo l'Italbasket è rimasta lontana dalla pallacanestro che conta dopo aver salutato senza gloria l'Europeo di Spagna. Da allora di cose ne sono cambiate tante e oggi, alle 14.15 italiane (diretta Rai Sport 1) in Lituania, a Siauliai, l'Azzurra tornerà in campo nella sfida da brividi che l'accompagna nell'esordio dell'Europeo. Sarà la Serbia di Dusan Ivkovic («Io la sua bestia nera? Nella serie in cui l'ho eliminato in Eurolega con Siena alla prima ne ho presi 48», scherza Pianigiani) l'avversaria che battezzerà la prima volta assieme dei tre tenori della Nba, Gallinari, Bargnani e Belinelli in una manifestazione ufficiale. Inutile girarci intorno, il gruppo B è certamente il più difficile. Le prime tre andranno avanti, spostandosi a Vilnius per la seconda fase, mentre chi si piazzerà dal quarto posto in giù farà le valigie e tornerà a casa. Serbia e Francia sembrano favoritissime e dietro di loro si dipana la lotta per l'ultima piazza utile con Italia, Germania, Israele e Lettonia in corsa. Questo sembra raccontare la logica che però spesso cozza con le ragioni del cuore. Quelle dicono che il talento di Bargnani, Belinelli e Gallinari è pronto a miscelarsi a un gruppo cui Pianigiani ha dato un'identità, come dimostrato dalla costante crescita che ha contrassegnato la preparazione che ha preceduto l'approccio all'Europeo. «La Serbia - dice il coach azzurro, anche lui all'esordio nell'Europeo - ha già dimostrato di essere squadra. Ha un proprio sistema e una propria identità e all'interno di questi ha tanto talento individuale. Il suo gioco è caratterizzato da una durezza e da una costanza difensiva che rischiano di stritolarti piano piano. Ma c'è anche una precisa idea di Italia e anche i nostri avversari lo sanno. Non è vero che abbiamo solo tre riferimenti. C'è anche Mancinelli che è importante per sfruttare tutto il nostro potenziale. Dovremo avere pazienza in attacco, capire che quando arriverà la stanchezza non dovremo accontentarci della prima opzione offensiva ma muoverci senza palla per trovare soluzioni diverse. La nostra idea è di rimanere aggrappati alla partita e poi di provare a dare una svolta». Chi suona la carica è Andrea Bargnani. «I serbi sono molto forti - dice il lungo di Toronto - e contro di loro dovremo essere bravi a non cedere di un passo. Siamo una squadra atipica e questo sarà il nostro punto di forza. Non mi preoccupa affrontarli all'esordio nel Campionato Europeo: dobbiamo confrontarci contro i migliori e ben venga la Serbia come prima partita». Chiusura per l'esordiente Gallinari. «Siamo molto carichi e c'è la giusta tensione. Abbiamo dimostrato nei tornei di preparazione si essere una squadra e che riusciamo a giocare con una chimica ben precisa».

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