Italia niente miracoli
FabrizioFabbri Nessun miracolo dall'Europeo e così all'esordio sul legno lituano di Siauliai l'Italbasket ha dovuto cedere il passo alla Serbia impostasi per 80-68. Non è servito il messaggio di sprone inviato da Gianni Petrucci per rovesciare un pronostico che vedeva la truppa di Pianigiani sfavorita di fronte alla squadra quarta agli ultimi mondiali. E dire che i primi 10' sono stati carichi di speranza grazie alla partenza al fulmicotone di Danilo Gallinari (15 punti), talento cristallino all'esordio ufficiale con l'azzurro sul petto, e di Daniel Hackett. 10-18 per la truppa tricolore al termine del primo minitempo con la Serbia in evidente difficoltà grazie alla gabbia costruita da Pianigiani e il suo staff sul temutissimo Teodisic. Tagliati i rifornimenti agli attaccanti avversari l'Azzurra ha allungato, non riuscendo però a capitalizzare il momento di superiorità soprattutto per l'ostinata voglia di Belinelli di trasformare il basket, gioco di squadra, in un controproducente assolo individuale (2-11 dal campo). Così la Serbia, spronata da quel volpone di Ivkovic, ha limato le distanze superando, 23-22, grazie a tre liberi di Bjelica. Una tripla di Mordente ha regalato all'Azzurra l'ultimo vantaggio dell'incontro, prologo al primo allungo serbo concretizzatosi al rientro dopo l'intervallo lungo quando Tepic ha insaccato il canestro del 49-32 (parzialone di 14-3 sull'onda dell'immarcabile Mavcan) che è sembrato mandare al tappeto l'Italbasket. Ma Piangiani ha ordinato una zona 3-2 che ha confuso la Serbia e ha avuto sugli azzurri l'effetto della bevanda di Asterix. Controparziale di 17-3 sull'onda del risveglio di Bargnani (22 punti alla fine, ma troppo sonnacchioso nella prima metà) e di alcuni spunti, finalmente, di Belinelli. 57-53 al 30', ma l'idea di arrivare a giocarsela sugli ultimi palloni è naufragata sull'antisportivo fischiato a Gallinari dopo 54" della frazione conclusiva. La Serbia ha capitalizzato con 4 punti, tornando sul +8, 61-53. È stato il colpo del ko che ha spezzato definitivamente la gara. Teodosic ha regalato assist e spettacolo e la Serbia è arrivata a braccia alzate al traguardo. Non c'è tempo per i rimpianti perché oggi si torna in campo alle 20 (diretta Rai Sport 1) per sfidare la Germania di Nowitzki, in una sorta di spareggio anticipato per la volata al terzo posto. Da valutare le condizioni di Gallinari, lieve distorsione alla caviglia destra. Dasic L'Europeo regala un piccolo sorriso ai tifosi di Roma. Vladimir Dasic, ala giallorossa, ha guidato il Montenegro al successo 70-65 sulla Macedonia con 20 punti e 16 rimbalzi.