Giovanni Esposito DAEGU Sono sei i titoli assegnati ieri nella terza giornata di gare ai campionati mondiali di atletica in corso in Corea del Sud che ha visto Nicola Vizzoni migliorare leggermente la misura ottenuta in qualificazione.
Oroal giapponese Koji Murofushi, due volte ad 81,24, ma insidiato all'ultimo turno dall'81,18 d'argento dell'ungherese Krisztián Pars. Bronzo per lo sloveno, campione olimpico e mondiale uscente, Primoz Kozmus (79,39). «Ci provo sempre - le parole del 37enne martellista azzurro - ho raggiunto due su tre degli obiettivi che mi ero posto prima di venire qui. Il primo era entrare nei dodici, il secondo negli otto di finale e poi volevo fare il miracolo. In finale, però, è stata dura. Non sono riuscito a recuperare del tutto le quattro ore delle qualificazione, ero ancora mezzo intorpidito. Peccato, perchè gli ultimi allenamenti erano andati molto bene. Ora speriamo di poter lavorare nelle condizioni giuste anche per l'Olimpiade di Londra. Di sicuro io non mollo!». La 31enne di Los Angeles Carmelina Jeter è la nuova campionessa mondiale dei 100 grazie al suo 10"90. La statunitense ha preceduto la giamaicana Veronica Campbell-Brown (10"97) e Kelly-Ann Baptiste (10"98) di Trinidad y Tobago. Nei 110 hs l'oro è andato allo statunitense Jason Richardson che ha preceduto il cinese Liu Xiang (13"27) e il britannico Andrew Turner (13"44). Squalificato Dayron Robles, primo in 13"14, ma reo di aver avuto un doppio contatto non autorizzato con il cinese Liu Xiang. Il 22enne Pawel Wojciechowski è salito sul tetto del mondo volando fino a 5.90, miglior misura dell'anno nell'asta. Amantle Montsho, atleta del Botswana, ha vinto i 400 femminili con 49"56. Argento alla statunitense Alyson Felix in 49"59, bronzo alla russa Anastasiya Kapachinskaya (50"24). La neozelandese Valerie Adams si è invece confermata nel peso femminile con un incredibile 21.24, record personale che è anche il nuovo primato dei Mondiali e la miglior misura dell'anno. C'era tanta attesa per Oscar Pistorius, diventato vero idolo dei coreani, quasi a riempimento dell'assenza di Bolt. Il sudafricano con le protesi di carbonio al posto degli arti inferiori è giunto ultimo con il tempo 4619 (in ritardo di oltre un secondo rispetto alla prestazione ottenuta ieri) nella terza semifinale dei 400 ma ha comunque riscosso enorme simpatia. «Sono stati anni di grande lavoro - le sue parole - e avere l'opportunità di essere qui, in un evento importante come questo, per me, è già una vittoria». Infine l'eptatleta azzurra Francesca Doveri concluderà oggi la sua fatica. Dopo le prime quattro prove del programma occupa il 24esimo posto della classifica parziale, per un totale di 3417 punti.