Zarate al bivio
Comincia stamattina il rush finale del calciomercato. Tutti gli operatori si trasferiranno per tre giorni all'Atahotel Executive di Milano per condurre personalmente le ultime trattative. La Lazio si approccia a queste 72 ore finali con la necessità primaria di sfoltire la rosa, soprattutto in attacco, e poi magari piazzare un unico colpo in entrata proprio in extremis, in difesa o a centrocampo. I fari sono puntati soprattutto su Zarate. Più passano le ore più aumentano le possibilità che l'argentino resti in maglia biancoceleste, sebbene la corte dell'Inter e di alcune società estere sia tutt'altro che tramontata. Lotito è sempre contrario alla formula del prestito e si sarebbe defilato, per ammissione del presidente Preziosi, anche il Genoa. Che, casomai, se dovesse perdere Palacio potrebbe fare un ultimo tentativo per Floccari. Il calabrese, per il quale sono state rifiutate le offerte di comproprietà del Parma e di prestito dell'Espanyol, è sempre in bilico tra Lille e Fiorentina. Senza dimenticare che lo stesso Parma, sfumato Amauri, potrebbe tornare alla carica per lui nelle ultimissime ore di calciomercato. Floccari resta, in ogni caso, il calciatore con più chance di trovare una nuova sistemazione. Se Zarate non partisse, invece, potrebbe venire riconsiderata la posizione di Kozak. Il ceco, al momento quarto attaccante biancoceleste, preferirebbe trovare maggior spazio in altre società. Nel ritorno contro il Rabotnicky, Libor è apparso nervoso e svogliato e Reja non è rimasto soddisfatto della sua prestazione. A una svolta la situazione di Foggia, con Lotito che si sarebbe convinto a partecipare all'ingaggio del giocatore per cederlo in prestito a Lecce o Cesena. Stendardo non gradirebbe la destinazione Fiorentina, mentre per Carrizo e Garrido resta il problema dell'ingaggio troppo alto: i pretendenti fanno marcia indietro. Dovrebbero trovare sistemazione in extremis, in categorie inferiori, Makinwa e Perpetuini. Piazzate 4-5 uscite si potrebbe tentare un ultimo assalto per il centrocampo a Biondini, che piace a Reja, e per la difesa a Ogbonna, per il quale però il presidente del Torino Cairo spara troppo alto, oltre dieci milioni di euro.