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Falsa partenza, Bolt fa flop a i Mondiali

Usain Bolt si dispera dopo la falsa partenza nei 100 metri ai Mondiali di atletica

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Niente oro dei 100, i Mondiali di Usain Bolt cominciano con una falsa partenza che gli impedirà di diventare il primo uomo a fare la doppietta iridata vincendo i 100 e i 200 in due edizioni consecutive della manifestazione seconda per importanza soltanto alle Olimpiadi. Sul fenomenale giamaicano si abbatte la spada di Damocle di un regolamento impietoso, che mette fuori gioco chi si addossa la responsabilità di una falsa partenza. Così Bolt è subito fuori e si dispera mentre l'oro va a prenderselo un suo connazionale e compagno di allenamenti, il non ancora 22enne Yohan Blake, sorpresa avveratasi complice la squalifica della superstar Usain. Di Blake si parlava già da qualche giorno perché sembrava in gran forma sia dal punto di vista fisico che mentale. Il ragazzo è sceso in pista sicuro di se anche nelle qualifiche, dove ha dominato la sua batteria con 9''95, contro i 10''05 di Bolt. Entrambi avevano rallentato vistosamente alla fine. Per Bolt quella sui 100 sembrava una passeggiata: fuori per infortunio Asafa Powell e Tyson Gay, con Steve Mullings e l'altro americano Mike Rodgers messi fuori gioco dai controlli antidoping, i giochi parevano fatti. A contrastare il campione di Berlino solo il compagno di squadra, l'anziano ma sempre attivo Kim Collins ed il campione europeo Christophe Lemaitre. Alla partenza, Bolt è sembrato spavaldo come sempre, sfoggiando tutto il suo repertorio di mossette e smorfie dinanzi alla telecamera ai blocchi. Ma sarà stata la tensione o la troppa voglia di vincere, fatto sta che il giamaicano ha lasciato i blocchi troppo presto capendo poi subito ciò che aveva fatto: per la rabbia ha lanciato in aria la maglietta e rimanendo a torso nudo, è tornato verso i blocchi dove gli è stata comminata la squalifica.   Blake non ha dato scampo agli altri, nonostante una partenza lenta, e si è aggiudicato agevolmente la gara con 9''92, migliore sua prestazione dell'anno. Dietro di lui, con 10''08, l'americano Walter Dix e terzo il 35enne di St. Kitt and Nevis, campione mondiale a Parigi otto anni fa, Kim Collins con 10''09, che lo fa diventare il più anziano vincitore di una medaglia dei 100 metri in un mondiale. Bolt, dopo aver visto andare in frantumi il suo regno sui 100 che durava da tre anni, dalle olimpiadi di Pechino, ha commentato dicendo che nessuno avrebbe visto lacrime sul suo volto. Ci riproverà nei 200. Emozionato Blake: "è una sensazione meravigliosa, stavo aspettando questo traguardo da tutta la mia vita. Voglio dire a tutti che ognuno ci può riuscire, bisogna pregare. Ho fatto per bene il mio compito". Giornata negativa per gli italiani: nella 20km di marcia Giorgio Rubino è stato squalificato mentre era in testa e Alex Schwazer è arrivato nono, anche se soddisfatto per aver ritrovato la forza di correre ad alti livelli. Niente finali per la lanciatrice del peso Chiara Rosa, per l'astista Anna Giordano Bruno e per l'ostacolista Emanuele Abate. Nonostante il suo record personale, Marta Milani non è riuscita a conquistare la finale nei 400 metri femminili mentre Daniele Meucci è arrivato dodicesimo nei 10.000 metri, gara che ha visto la fine del ciclo di quattro campionati mondiali vinti da Kenenisa Bekele, schieratosi al via in precarie condizioni fisiche e per questo costretto a fermarsi al sesto chilometro. L'oro lo ha vinto un altro etiope, quell'Ibrahim Jeilan che ha bruciato allo sprint l'inglese Mo Farah. Finale tecnicamente meno che modesta quella del lungo donne, vinta per la seconda volta consecutiva dalla statunitense Brittney Reese, ma con la peggior misura della storia dei campionati del mondo, un 6,82 ottenuto in apertura, seguito da cinque salti nulli. Nel decathlon l'americani Trey Hardee ha apposto il secondo sigillo iridato consecutivo, il settimo per gli Stati Uniti in 13 edizioni del Mondiale.   Oggi è stata anche la giornata di Oscar Pistorius che, correndo con le sue protesi in fibra di carbonio, è arrivato terzo nella sua batteria dei 400 metri conquistando l'accesso alle semifinali di domani, giorno in cui l'Italia si giocherà la carta di Nicola Vizzoni nella finale del martello.  

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