Giallo Kjaer
Chissà perché capitano tutte alla Roma. Anche che Simon Kjaer riprenda un aereo e se ne torni in Germania dopo aver fatto le visite mediche e firmato un contratto. La colpa è tutta di un aggettivo di troppo in tedesco nel fax definitivo inviato venerdì pomeriggio dal Wofsburg a Trigoria. Quell'«obligatorisch» (obbligatorio) dopo le parole prestito con diritto di riscatto è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno. I patti, come confermato a parole e dal primo fax provvisorio inviato dal Wolfsburg, erano chiari: 2 milioni subito e diritto di riscatto facoltativo da altri 8 milioni tra un anno. Poi, qualche ora dopo, il Wolfsburg ha cambiato le carte in tavola - per qualcuno chiedendo anche un altro bonus - e la Roma non l'ha presa benissimo. Ieri, così, è stata una giornata di telefonate non proprio diplomatiche e di calienti riunioni strategiche: il Wolfsburg non ha mollato la presa, la Roma non si è mossa da quanto era stato pattuito e Kjaer se n'è tornato in Germania. La trattativa, comunque, resta ancora in piedi. Per rispettare il finale di un copione che sembrava già scritto, però, dovrà essere il club legato alla Volkswagen a fare un passo indietro a ritornare alla formula del prestito per un anno con un diritto di riscatto non obbligatorio. Altrimenti la Roma, che sta iniziando a pensare di essere già abbastanza coperta al centro della difesa con Cassetti, Juan, Heinze e Burdisso, andrà molto probabilmente più su un esterno, magari in prestito, come Santon (eventualità che potrebbe verificarsi anche in caso di arrivo di Kjaer) che su un altro centrale come Ogbonna. Le grandi manovre degli ultimi giorni del mercato riguardano anche l'attacco. Tutto, ovviamente, ruota intorno a Borriello, ieri volato a Milano per sottoporsi a un trattamento al collo. I contatti tra Leonardo, il procuratore Cavalleri e Sabatini continuano: il Psg lo vorrebbe in prestito con un diritto di riscatto (obbligatorio) fissato a 8 milioni, la Roma qualcosina subito e almeno 10 tra un anno. La distanza non è enorme, Borriello ha già dato il suo gradimento a una sistemazione parigina e tutto lascia presagire che nelle prossime ore si possa arrivare a dama. In entrata, invece, il nome caldo è Rodrigo Palacio. Ieri contatto tra Sabatini e il ds del Genoa Capozucca, avvistato a Roma: ai limiti dell'impossibile lo scambio con Borriello, più probabile che la Roma nei prossimi giorni, dopo aver risolto il nodo dell'attaccante napoletano, possa presentare un'offerta da 10 milioni più il prestito di qualche giovane. Anche perchè l'attuale proposta dell'Inter (5-6 milioni) non ha fatto fare i salti di gioia a Preziosi. Borsino per il centrocampo: scendono Gago (c'è anche il Milan) e Montolivo, restano in piedi Pjanic, Henriksen, Eriksen, Sissoko e M'Vila. Sabatini, dal canto suo, tiene gli occhi aperti sul mercato brasiliano e sogna che il Porto abbassi il prezzo (22 milioni) per Guarin.