Equilibrio per un futuro migliore
Premettoche Luis Enrique e il «Progetto Roma» mi piace – e non poco – certo è che bisogna avere un determinato equilibrio nel fare le cose, altrimenti persino la Nutella dà noia. Personalmente, vedere tutti quei giovani in campo è stata per me una grandissima gioia ed emozione. Tra l'altro, ciascun ragazzo con grandi qualità! Complimenti a Bruno Conti e allo staff del Settore Giovanile della Roma. Dove, secondo me, ancora una volta abbiamo perso? Non abbiamo esaltato le qualità di Caprari e i suoi movimenti, la personalità di Viviani né il suo grande senso tattico, idem per la sua geometria nel giocare la palla! Ciononostante la cosa più bella, il gesto tecnico più bello di tutta la partita, l'ha fatto un bambino del 1994… e nessuno se n'è accorto! Caressa compreso. Quel tiro, per come il bimbo ha colpito il pallone, meritava più considerazione, chi commentava la partita avrebbe dovuto smettere di parlare della sostituzione di Totti ed esaltare invece il grande colpo del bimbo. Mi rivolgo ai tifosi della Roma: cercate di capire una cosa, ciò che rimane nel tempo è la società che porta il nome, in questo caso la Roma. I calciatori, gli allenatori e i tifosi cambiano, si riciclano, è nella natura delle cose e Totti non è immune alla situazione, sebbene sia uno dei tre giocatori più forti di «TOTTI» i tempi in Italia. Francesco deve capire che il «Progetto Roma» deve passare sulla sua figura di calciatore e non solo, deve prendere per mano la Roma, i suoi giovani e portarli verso un progetto che potrebbe migliorare la Roma stessa e il calcio italiano. Poi, volendo tornare all'episodio della sostituzione… beh, Totti non doveva essere sostituito, stava facendo una buona partita e Luis Enrique ha peccato di presunzione. Detto questo, cosa rimane alla Roma per guardare con ambizione al futuro? Nulla! Solo vecchie beghe di sempre che non portano a niente. Ancora una volta non abbiamo visto la grande qualità di tre ragazzi del vivaio giallorosso, che avrebbero meritato più attenzioni. Noi adulti e addetti ai lavori non abbiamo alcun diritto di spegnere i sogni dei giovani.