Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Una lezione che serva per il futuro

Francesco Totti sostituito da Luis Enrique durante Roma-Slovan Bratislava di Europa League

  • a
  • a
  • a

Ora sì che la stagione della Roma è davvero in salita. Luis Enrique perde il primo round assieme all'Europa League e per certi versi perde anche quel bonus che i tifosi giallorossi gli avevano giustamente riconosciuto da quando è alla guida della Roma. Ma l'umiliazione di ieri va oltre il consentito anche per un tecnico appena arrivato a Roma nonostante gli attestati di stima e la fiducia enorme dell'ambiente per la nuova gestione affidata, seppur a distanza, a Franco Baldini. Il talebano giallorosso ha sbattuto pesantemente la faccia, avrà ancora molto da lavorare e questa sconfitta speriamo gli abbia almeno insegnato qualcosa. La prima è che una volta uscito Totti la Roma è scomparsa dal campo (e dopo 8 minuti ha incassato il gol del ko), la seconda è la reazione dell'Olimpico alla sostituzione del capitano giallorosso (che magari non cambierà nulla nella testa del tecnico ma è un segnale chiarissimo): da lì in avanti si è incrinato quel clima di passione e festa che aveva accolto la Roma nonostante si stesse giocando la vita contro una squadra di Lega Pro. Sono piovuti i fischi e la gente ha lasciato lo stadio con l'amaro in bocca. Sia da lezione a Luis Enrique questa sconfitta altrimenti il panettone rischia di diventare una chimera e la sua vita a Roma un inferno. E magari, per una volta, pur andando contro i propri principi talebani, parli con la squadra e provi a instaurare quel rapporto che finora ancora non c'è stato. Più che l'espressione «nera» (e legittima) di Totti che lascia il campo, hanno fatto impressione i volti di De Rossi e Borriello in tribuna con le mani nei capelli, come dire: questo è matto! Speriamo lo sia nel senso buono del termine... altrimenti si mette male! Peccato, perché il povero Zio Tom per il suo esordio all'Olimpico aveva immaginato un'altra serata: ce l'aveva messa tutta, aveva coinvolto il pubblico dell'Olimpico, stretto mani e incontrato gente. Stia sereno, almeno lui: i cinquantamila di ieri sera sono un segnale chiaro. Questa città aspettava il cambiamento e lo ha preso più che bene: ora però c'è da pensare alla squadra... solo a quella! E in questo senso il quasi certo slittamento dell'inizio del campionato non può che far bene a questa Roma che più di un cantiere aperto sembra la Salerno-Reggio Calabria: altro che lavori, qui serve davvero tempo e tanta tanta pazienza... Ma Roma la avrà!?

Dai blog