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Facili, economiche nella gestione e soprattutto sempre più ecologiche Per uso soprattutto cittadino non sfuggono alla regola del «downsizing»

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Quiin Europa, al contrario, le auto comprese entro i 4 metri di lunghezza, sono quelle che fanno i numeri. Iniziamo con l'ultima nata, la Yaris di III generazione, venduta, fino ad oggi, in ben 5 milioni di esemplari, di cui 700.000 qui da noi. Il così detto segmento «B», d'altronde, in Europa rappresenta stabilmente circa un quarto del mercato e merita investimenti di tutto rispetto. La nuova Yaris guadagna 10 cm in lunghezza, ma resta al di sotto dei 4 metri (3,885 mm), con un ottimo Cx di 0,287. Il bagagliaio, gestito su due livelli, cresce a 286 litri (768 con i sedili abbattuti). Tre i motori a disposizione, in attesa della futura ibrida, due benzina ed un turbodiesel: 1.0 litri, 3 cilindri da 69 Cv; 1.3 litri, 4 cilindri da 99 Cv, disponibile anche con cambio automatico ci tipo Cvt, Multidrive-S, abbinato allo Stop&Start; 1.4 turbodiesel da 90 Cv, abbinabile ad un manuale automatizzato. Fin dal primo ingresso (dovrebbe arrivare sul mercato il 15 ottobre), l'auto dovrebbe offrire almeno un 4% in più di accessori e tecnologia, a fronte di un prezzo molto vicino a quello delle attuali versioni. Interessantissimo il sistema Toyota Touch, composto da un'interfaccia da 6,1 pollici, che offre un approccio immediato a tutti i sistemi multimediali di bordo, integrabile con un navigatore di ultima generazione, che rivela anche le postazioni autovelox. Parliamo di un altro enfant prodige, la nuova Nissan Micra, che arriva sul mercato in version volumetrica. Il noto 3 cilindri mantiene la stessa cubatura di 1.2 litri, ma la potenza sale da 80 a 98 Cv. Ne consegue un bell'incremento prestazionale, che porta la velocità di punta da 170 a 180 km/h. Il bello è che questa «Supercharged», consuma meno della sorella aspirata ed inquina anche meno. Su ciclo misto, con cambio manuale, i consumi passano dai 5.0 a 4.1 litri per cento km. Il lancio ufficiale della nuova Micra DIG-S è previsto per il 24 settembre, a prezzi che crescono di 1.500 euro, rispetto all'aspirata. Dopo 2,5 milioni di unità vendute, anche la Ypsilon, la Vip di casa Lancia, arriva a conquistare le 5 porte, ma non perde il suo tocco di eleganza e raffinatezza. Cresciuta di 3 cm, rispetto alla precedente versione, questa piccola «Limousine» arriva sul mercato con 3 motorizzazioni, 2 benzina ed un diesel: 1.2 litri da 69 Cv, 900 cmc TwinAir da 85 Cv (lo stesso battezzato dalla 500), disponibile anche con automatico e 1.3 Multijet turbodiesel da 95 Cv. I prezzi partono da 12.400 euro e, tra allestimenti e personalizzazioni varie, c'è da sbizzarrirsi. Passiamo ora all'ennesima variazione sul tema «Mini», che guadagna in grinta, ma a scapito degli occupanti posteriori. Siamo in presenza di una «2 posti secchi»: lunghezza e larghezza non cambiano, ma è più bassa di circa 50 mm. Il look è caratterizzato da montanti anteriori fortemente inclinati e tetto spiovente sul posteriore, con incavi per la testa degli occupanti. Irrigidito l'assetto, disponibile la consueta gamma di propulsori, benzina e diesel, per potenze comprese tra i 122 ed i 211 Cv della John Cooper Works. Si vocifera di una possibile versione roadster entro il 2012. I prezzi partono da 23.500 euro. Restando in tema di prestazioni, sbarchiamo in Francia e parliamo della cattivissima Citroen DS3 Racing. Esteticamente, oltre a svariate finiture in carbonio, si notano: l'estrattore posteriore, il doppio scarico cromato, i cerchi da 18 pollici dedicati e le minigonne laterali. Il motore è una vera bestia: si tratta del 1.6 turbocompresso, portato a 202 Cv, in grado di spingere l'auto, da 0 a 100, in soli 6,5 secondi, per una velocità di punta di 230 km/h. Ovviamente, l'assetto è stato adeguato e ribassato di 15 mm, gli ammortizzatori irrigiditi e le carreggiate allargate di 30 mm. Il costo è intorno ai 30.000 euro e, in teoria, se ne dovrebbero produrre solo 2.000. Altra bestiola, tra poco sul mercato, la Opel Corsa OPC Nurburgring Edition, anche questa prodotta in tiratura limitata (non oltre 500 pezzi) e con un bel 1.6 turbo pompato a 210 Cv, assetto sportivissimo ed un differenziale autobloccante anteriore. Anche qui, le prestazioni sono al top: 6,8 secondi da 0 a 100 e 230 km/h di velocità massima. Il prezzo è di 24.000 euro. Passiamo ad una sfiziosa cattivella di casa nostra, la 500 Abarth, ormai presente anche in versione CC, una sorta di cabriolet, che fa scorrere un tettuccio in tela sui montanti, dotata di un 1.4 T-Jet pompato a 140 Cv (160 con il Kit SS), abbinato ad uno sportivissimo automatico-sequenziale, con comandi al volante. Questa piccola peste tocca i 205 km/h e costa poco più di 21.000 euro. Eccoci arrivati al capitolo Spark, l'erede della Matiz, frutto di una progettazione estremamente moderna, con strumentazione interna intuitiva e di stampo motociclistico. L'auto ha 5 porte, può ospitare 5 passeggeri, è lunga solo 3640 mm e, con tutti i sedili al loro posto, offre anche 170 litri di bagagliaio. La dotazione di serie, oltre all'Abs, comprende anche 6 airbag. Niente gasolio, solo benzina o Gpl, i prezzi partono da 9.250 euro. Concludiamo con i due estremi del settore, che però questa volta non si toccano. Progettata dal gruppo Dr, di Massimo Di Risio e realizzata dalla cinese Chery, l'auto arriva in Italia pronta all'80% e qui viene definitivamente assemblata. La DR1 è una 5 porte lunga 3595, con un vano bagagli che va dai 180 ai 400 litri. Tranne il cambio automatico (1.000 euro), l'auto ha tutto di serie, compresi i sensori per il parcheggio: due i motori 1.1 da 68 Cv e 1.3 da 83 Cv. I prezzi sono effettivamente appetibili: 8.350 ed 8.550 euro. Ora passiamo dall'altra parte della barricata, con la Aston Martin Cygnet. Sostanzialmente, si tratta di un bel cigno allevato da una nota casa nipponica e vestito con abito anglosassone. Certo, il sarto è di gran classe e, di solito, confeziona robetta dai 400 Cv in su. Questa volta, invece, abbiamo a che fare con una due porte lunga 3 metri, proprio come la Toyota iQ, che monta un benzina di 1.329 cmc da 98 Cv, anche questo come quello della Toyota iQ. Vuoi vedere che si tratta proprio di una Toyota iQ, identica, tranne per qualche particolare estetico e per il marchio alato della casa anglosassone, discretamente stampato sul posteriore. Il costo, una bazzecola: 39.500 euro, poco di più della sua gemella in abiti civili che, agghindata di tutto punto, non arriva a 17.000. La stranezza, però, non risiede nell'iniziativa commerciale, che ha spinto la blasonata Aston Martin a lanciarsi in una simile operazione di marketing, ma nella gente che ha acquistato l'auto.

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