Troppi errori, l'Italia perde in Scozia
Abbiamodominato in mischia ma gli errori nella gestione dell'ovale non ce li possiamo permettere». Proprio così. Esprimere un tale dominio con il pack, reggere in rimessa laterale e perdere palloni su palloni in attacco è imperdonabile. I primi 20' gli Azzurri possono solo difendere (78% di possesso scozzese) ma la difesa regge. Lamont, Evans e Danielli vanno regolarmente oltre il primo placcaggio, Vernon è un n. 8 leggero ma dalle mani dolcissime e il piede di Parks è ispirato. Al 3' il n. 10 piazza il 3-0 e al 10' Dickinson sfrutta la velocità e la furbizia di Evans per volare in meta indisturbato, 10-0. La mischia chiusa di Parisse e soci è stratosferica e fa da base alla riscossa azzurra. Nonostante gli errori di Semenzato e Orquera le munizioni arrivano dalla mischia e proprio da una chiusa nei 22 italiani al 24' parte Parisse che serve Semenzato. Sottomano per Masi che guadagna metri per servire Derbyshire che con un off-load «neozelandese» lancia Benvenuti. Il 20enne veneto ci mette la sfrontatezza dei suoi 20 anni e le gambe da quattrocentista, batte Lamont e vola in meta. Il 10-7 rinfranca l'Italia ma allo scadere Parisse regala una punizione che Parks trasforma per il 13-7. Nella ripresa l'Italia parte forte e al 49' Semenzato corona un bel drive marcando di forza la seconda meta azzurra, Mirco Bergamasco non trasforma ma siamo 13-12. Nel momento migliore gli Azzurri mostrano poca lucidità e al 53' regalano una meta a Blair su un errore di disimpegno per il 20-12. Tre minuti e ancora Parks dalla piazzola firma il 23-12, comincia la girandola dei cambi e il match cambia fisionomia. Mischia azzurra mondiale, gestione dell'ovale da rivedere, difesa in crescita. La Rugby World Cup è già qui.