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Sei gol, tanto gioco e spettacolo dopo il volo premonitore di Olympia Hernanes, Mauri, la doppietta di Cissè e le ciliegine di Rocchi e Klose

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LaLazio porta a casa l'andata dei play off di Europa League schiantando il Rabotnicki all'Olimpico e mettendosi al riparo da sorprese al ritorno. L'unica perplessità al fischio finale del mediocre arbitro russo Karasev riguarda i meriti. Troppo forte la squadra di Reja o impresentabili gli avversari macedoni? Nel dubbio, i tifosi possono godersi un undici biancoceleste che ha fatto vedere un calcio sontuoso, fatto di occasioni da gol a raffica, scambi veloci, pressing e qualità. Il famoso 4-2-3-1 si è trasformato spesso in un 4-2-4 tutto votato all'attacco. Finisce 6 a 0, ma il risultato sarebbe potuto essere ancora più rotondo se nella prima frazione non fossero stati annullati due gol regolarissimi a Hernanes e Mauri. E sono stati proprio questi ultimi a riprendersi il maltolto siglando le prime due marcature dell'incontro. La difesa macedone, dopo aver scricchiolato a lungo, si è arresa al 20'. E sul primo gol della nuova stagione c'è forte il marchio della vecchia guardia. Scambio tutto di prima tra Scaloni, Ledesma e Mauri con Hernanes pronto a insaccare l'invito dell'esterno brianzolo. Vantaggio meritatissimo per quanto fatto vedere fino a quel momento, grazie soprattutto a un Klose in formato assistman e a un Cissé devastante partendo da sinistra. I due fiori all'occhiello della campagna acquisti estiva, oltre a confezionare il terzo gol, hanno fatto intravedere tutte le potenzialità dell'attacco biancoceleste, cercandosi con grande frequenza e mostrando che il processo per trovare la giusta intesa è già a buon punto. Il raddoppio è arrivato al 39': lancio di Brocchi per Klose con quest'ultimo che, di controbalzo, regala a Mauri un pallone solo da spingere in fondo al sacco. Tutti nello spogliatoio con Marchetti spettatore non pagante. Nella ripresa si concretizza lo show di Cissé: prima spedisce all'incrocio l'ennesimo assist di Klose, poi incorna un cross di Matuzalem che aveva rilevato Brocchi. La festa viene completata da Rocchi, subentrato al francese, e dal meritatissimo gol di Klose. La Lazio brinda al ritorno in Europa mettendo la qualificazione al sicuro con ottimi riscontri dal modulo superoffensivo, anche se ci vorrà la controprova con avversari più probanti. «La nostra qualità era nettamente superiore - ammette Reja - ma mi è piaciuta la mentalità, quella voglia di attaccare tanto senza rischiare niente dietro». L'unica nota negativa della serata sono proprio gli ennesimi fischi a Reja (ma il tecnico ha incassato anche uno striscione di sostegno dalla Nord), resi ancora più aspri dall'esclusione di Zarate. L'argentino non si è visto neanche in tribuna, ma a un certo punto nessuno ci ha fatto più caso. «Zarate? Passiamo oltre - ha sbuffato Reja - non c'era solo perché ha avuto un po' di influenza e gli altri stavano meglio di lui». «Mauro fa parte del gruppo - la conclusione del ds Tare - ma stasera sono state fatte delle scelte per diversi motivi. Valuteremo eventuali offerte, ma non è cambiato nulla rispetto a prima».

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