Svolta con Tom

.Mentre sul campo si giocherà l'accesso all'Europa League, la Roma americana diventerà finalmente una struttura operativa e indipendente. Thomas DiBenedetto tornerà in Italia il 17 insieme al suo staff di manager e legali, il giorno dopo firmerà il «benedetto» closing con Unicredit. Gli avvocati stanno ultimando il lavoro sulle carte e per il 18 dovrebbe essere tutto pronto. Sarà una giornata lunghissima: firma a Roma sui contratti e, se non sorgeranno intoppi o ritardi, DiBenedetto e il presidente ad interim Cappelli voleranno a Bratislava per assistere in tribuna alla prima partita ufficiale. Il debutto all'Olimpico è rinviato al 25 e l'accoglienza per DiBenedetto si annuncia trionfale. Le «scaramucce» con il Coni sono acqua passata: ieri il presidente Petrucci ha ricevuto l'ad giallorosso Fenucci. Un primo incontro per risolvere le tensioni di qualche mese fa e, soprattutto, per concordare iniziative commerciali con gli sponsor. La Roma venderà alcuni spazi pubblicitari alle sue aziende per aumentare i ricavi, aspettando di costruire uno stadio di proprietà. Il «closing» agevolerà anche il lavoro di Sabatini. Mancano almeno quattro acquisti e nel piano che ha presentato nell'ultimo cda per concludere la campagna acquisti servirebbero 12 milioni di euro in più rispetto a quelli stanziati in precedenza. Colpa delle richieste più alte del previsto per i vari Nilmar, Casemiro, Fernando e Kjaer. L'ok all'«extra budget» non è ancora arrivato: dovrebbe darlo la banca ma si preferisce attendere la firma con DiBenedetto. Nessun allarme. Luis Enrique verrà accontentato con un difensore centrale, due centrocampisti e un attaccante. O forse due, se il Paris Saint Germain si rifarà sotto per Borriello. Al di là della sua eventuale cessione, la Roma continua a puntare su Nilmar e tiene in vita la pista-Hernandez. Per il brasiliano il Villarreal continua a chiedere almeno 20 milioni contro i 15 (14+1 di bonus) offerti dalla Roma e se lo schiererà nei preliminari di Champions l'affare sfumerà: in quel caso Luis Enrique non potrebbe utilizzarlo in Europa League. «Nilmar è un ottimo giocatore. La distanza? È quella - dice Sabatini - che intercorre tra qui e il posto in cui devo andare. Moltissima». Circa seicento chilometri: il ds ha parlato uscendo da Trigoria e diretto a Milano, anche se poi ha dovuto annullare il viaggio. La prossima operazione da chiudere riguarda un portiere che non giocherà in giallorosso: Romero verrà preso in comproprietà con la Samp e andrà a Genova. Oltre a Nilmar e Kjaer, Sabatini continua a lavorare ai fianchi per Fernando del Porto e Casemiro del San Paolo, cercando di tirare sul prezzo. Nessuno dei due centrocampisti può comunque arrivare se prima non vengono ceduti Barusso e/o Simplicio all'estero. Il primo ha rifiutato il Sion e l'Hapoel Tel Aviv e ora deve guardarsi anche dai tifosi: ieri si è beccato insulti e calci sulla macchina all'uscita di Trigoria. Idem per Okaka che non si è fermato per gli autografi. Si è rivisto il portiere romeno Pena: la Juve Stabia ha deciso di non prenderlo più.