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Basta gossip finalmente si fa sul serio

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Ripartein grande stile l'Europa del calcio, è già campionato in Germania, gli inglesi ripartono dal Community Shield onorato dal derby di Manchester. L'Italia non propone soltanto imbarazzanti turni di Coppa Italia, ma anche la stracittadina milanese per la Supercoppa, trasferita nel Nido d'uccello di Pechino, in omaggio a imperativi commerciali che il nostro calcio non può permettersi di ignorare, secondo indicazioni del mercato estivo. Ma il venerdì ha già proposto il fascino delle urne continentali, arcigne con l'Udinese costretta a un terribile preliminare di Champions, e invece sorridente verso le squadre romane impegnate a guadagnarsi la fase a gironi dell'Europa League. Sono rimaste le due sole italiane nella competizione meno ricca di motivi di richiamo, dopo che il Palermo ha avuto la sfortuna (?) di imbattersi in una squadra svizzera più avanti nella condizione. La Lazio giocherà all'Olimpico la gara di andata contro una squadra macedone dal nome impronunciabile, grazie alla migliore classifica in campionato nei confronti della Roma. Alla quale non dispiacerà, ritengo, giocare in trasferta il primo confronto con lo Slovan Bratislava. Un nome che non suscita particolari campanelli di allarme, perché se la Slovacchia è temibile, come ben sanno Lippi e i suoi fantasmi portati in Sudafrica, il suo campionato è abitualmente saccheggiato dall'Europa che conta. Per i tifosi giallorossi, tuttavia, una buona occasione, sempre che vi sia un minimo di attenzione alle sfumature culturali, per ammirare il centro storico di Bratislava, veramente ricco di fascino. Ai sostenitori dell'Udinese va anche meglio, dal punto di vista turistico, Londra offre il massimo, però il sorteggio difficilmente avrebbe potuto esprimere di peggio, fanno paura l'Arsenal e il suo splendido Emirates Stadium, il vantaggio è quello di giocare avendo poco e nulla da perdere. Per gli appassionati italiani, dunque non soltanto per i milanesi diretti interessati, sarà necessario posticipare l'ora del pranzo, da mezzogiorno occhi puntati sulle immagini da Pechino, dove Milan e Inter si giocheranno il primo trofeo stagionale, in un derby senza favoriti. Non hanno cambiato molto i campioni, i rivali presentano un nuovo timoniere, Gasperini che rileva la panchina abbandonata da Leonardo. Se la finissero di chiamarlo Gasp sarebbe già un progresso per la misura del quoziente di intelligenza.

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