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L'Atalanta resta col fiato sospeso

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DanielePalizzotto Si apre questa mattina all'Hotel Parco dei Principi di Roma il processo sportivo sull'ultimo scandalo calcioscommesse. La Commissione Disciplinare Nazionale è chiamata a valutare le responsabilità delle 18 società e dei 26 tesserati deferiti dal procuratore federale Stefano Palazzi. Due i club di serie A coinvolti, Atalanta e Chievo, entrambi per responsabilità oggettiva. La società veneta deve rispondere delle scommesse effettuate dal tesserato Bettarini: pericolo minimo, al massimo un'ammenda. Molto più delicata la posizione dell'Atalanta: il coinvolgimento di Doni (illecito sportivo, rischia tre anni di squalifica) e Manfredini può costare al club orobico una partenza ad handicap nella prossima serie A (meno probabile la retrocessione, mentre la Sampdoria spera in un ripescaggio giuridicamente molto complicato). In serie B rischia grosso l'Ascoli, tirato in ballo per presunti illeciti sportivi commessi dai tesserati Micolucci e Sommese: una penalizzazione potrebbe retrocedere i marchigiani in Lega Pro. Nell'ex campionato di serie C è invece molto complicata la posizione dell'Alessandria, unica società (insieme al Ravenna, già cancellato però dalla Covisoc per inadempienze finanziarie) chiamata in causa per responsabilità diretta. Rischiano una lunga sospensione anche gli undici tesserati deferiti da Palazzi per «associazione finalizzata alla commissione di illeciti», tra cui ci sono Paoloni, Erodiani, Buffone e Signori. Saranno invece giudicate nelle prossime settimane le posizioni del dirigente della Juve Stabia Amodio, del presidente del Sorrento Castellano e dei giocatori Biancone e Spadavecchia, deferiti ieri per il tentativo di alterare alcune partite della Lega Pro 2008-09. Oggi comincia la corsa contro il tempo. All'inizio dei campionati manca meno di un mese: le sentenze di primo grado arriveranno all'inizio della prossima settimana (tra lunedì e mercoledì), gli eventuali ricorsi davanti alla Corte di Giustizia Federale termineranno entro il 18 agosto. Il parere dell'Alta Corte di Giustizia del Coni, cassazione sportiva, arriverà invece a campionati già iniziati.

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