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Simone Vitta Alla fine trionfa la McLaren di Jenson Button.

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Ottimosecondo Sebastian Vettel che, sempre più in volo verso il titolo bis, continua a guadagnare terreno sui rivali più pericolosi, Lewis Hamilton (da primo a quarto per un errore di strategia) e Fernando Alonso che tra qualche incertezza all'inizio e l'azzardo delle super-soft riesce a rimontare fino al podio dalla quinta posizione di partenza. Chiude sesto l'altro ferrarista Felipe Massa, mai nel vivo della corsa, dietro a uno sbadato Mark Webber. Pronti via ed è subito Vettel che partiva dalla pole a prendere il comando del Gp d'Ungheria che comincia con pista bagnata. Il campione del mondo della Red Bull riesce a tenere dietro le McLaren di Hamilton e Button. Così così al via le due Ferrari: Massa che partiva quarto si ritrova settimo dietro alle Mercedes di Schumacher e Rosberg, mentre Fernando Alonso, all'inizio dietro alle Frecce d'Argento, dopo le prime curve riesce a sopravanzarle portandosi in quarta piazza dietro al trio di testa. Alonso sbaglia va lungo e intesta coda e viene ripassato da Rosberg. In testa è lotta tra Hamilton e Vettel: l'inglese si fa sempre più pericoloso e al quinto giro sorprende il leader del mondiale. Intanto la pioggia non scende più: parte il primo valzer di pit-stop per montare le slik. Al ritorno in pista Hamilton è semrpe al comando davanti a Vettel che viene superato anche dall'altra McLaren di Button. La prima Ferrari, quella di Alonso, è quinta dietro alla Red Bull di Webber. Al 25° giro paura per lo sfortunatissimo Nick Heidfeld che rischia di andare a fuoco con la sua Renault: rientrato in pista dopo il pit-stop deve fermarsi e uscire di corsa dalla sua vettura avvolta dalle fiamme e dal fumo, probabilmente a causa di un problema al Kers. Al 28° giro finisce il Gp di Schumacher che in lotta con la Ferrari dell'ex compagno Massa sbaglia e va in testa coda. Intanto le McLaren prendono il largo dopo la seconda sosta. Con Hamilton sempre più lontano in testa alla gara, Alonso cerca di riprendersi la quarta posizione, attacca e riattacca la Red Bull di Webber fino a decidere di fermarsi per primo per la terza sosta per rimettere le super-soft. Strategia rischiosa (che alla fine porterà a quota 4 i cambi del ferrarista contro i tre del duo Button-Vettel) ma che dopo alcuni giri porta Alonso addirittura sul podio virtuale a un soffio dalla seconda piazza di Button con le morbide. Alle spalle dello spagnolo arriva come un fulmine Vettel che nonostante le gomme più dure si riprende facilmente la terza posizione. A 23 giri dalla fine ricomincia piovere, ne fa le spese Hamilton che va in testa coda cedendo al compagno Button il comando. La Ferrari di Alonso si ferma per la quarta volta mettendo le morbide nonostante la pista umida, mossa che si rivelerà azzeccata. Le due McLaren vanno avanti un giro in una girandola di sorpassi e controsorpassi finché Hamilton decide di fermarsi per mettere le intermedie da pioggia. Mossa che lo relegherà dalla testa alla quinta posizione molto lontano dai primi. La Ferrari di Alonso si ritrova così terza alle spalle di Button e Vettel con gomme però più usurate. L'asturiano cerca di rimontare grazie alle sue Pirelli più fresche, ma alla fine dovrà guardare dal gradino più basso del podio Button e Vettel che festeggiano felici. Il tedeschino della Red Bull è infatti sempre più vicino a confermarsi campione del mondo. Il vantaggio del leader del Mondiale, a quota 234 punti in classifica, è salito ancora rispetto ai più diretti rivali Webber (149), Hamilton (146) e Alonso (145).

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