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Lazio da tagliare

Edy Reja

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Il ritiro è finito e Reja, almeno si spera, ha le idee chiare anche se quanto visto ieri nell'amichevole contro lo Slavia Praga alimenta qualche dubbio tattico. Ma siamo all'inizio e il 3-3 finale va accolto come una dimostrazione di carattere soprattutto delle riserve che rimontano gli errori commessi dai titolari nel primo tempo. Il tecnico biancoceleste, al di là della partita, chiude questa prima fase del ritiro estivo con la certezza di voler puntare sul modulo a rombo, il 4-3-1-2 anche se è alla disperata ricerca di mezz'ali di livello dopo la bocciatura di Cana: «Cambio schema a seconda dei giocatori che ho a diposizione. Mi piacerebbe vedere due punte con Hernanes a ridosso e uno dei due centrocampisti che si inserisce in modo da avere costantemente 5 uomini in fase offensiva e 5 dietro. Anche i terzini devono partecipare e i due centrocampisti devono rientrare per occupare gli spazi lasciati vuoti dai difensori. È una questione di sincronismi». Traduzione, si va avanti col rombo anche se sono in molti a sperare di tornare al 4-2-3-1. E qui comincia la spiegazione su chi può giocare a centrocampo e chi no: «Foggia non può fare la mezz'ala e neanche Del Nero. A sinistra Mauri è perfetto, anche Matuzalem potrebbe adattarsi, così come Hernanes. Ho provato Sculli come alternativa, ma non è proprio il suo ruolo. A destra Brocchi e Gonzalez sono due giocatori con questo tipo di caratteristiche, questa è la linea che posso prendere in considerazione». Tesse le lodi della coppia Klose-Cissè da lui fortemente voluta per risolvere il problema del gol: «Il francese va a cercare gli spazi, si butta la palla avanti e va in progressione. Con Klose si capiscono perfettamente: uno è bravo in area di rigore, tiene la palla, è bravo di testa e l'altro si cerca gli spazi e si infila». Il pareggio di ieri e qualche disattenzione difensiva non gli tolgono il buon'umore e la convinzione che si sia lavorato bene: «Siamo in avanti ma è normale soffrire contro un avversario più pronto e molto tosto. Ho avuto le risposte che mi aspettavo, sono soddisfatto, l'entusiasmo aiuta a lavorare bene. Se non ci fosse questo tifo non ci sarebbe questo rendimento alto». L'obiettivo è quello di essere al meglio per il 18 agosto, data dell'esordio nello spareggio di Europa League: «Dobbiamo essere pronti. Siamo partiti in anticipo: abbiamo fatto lavoro fisico per 15 giorni, adesso comciano a lavorare sulle distanze corte per trovare la condizione. Per quella data conto di portare la squadra al 70-80%». Infine la solita preghiera a Lotito e Tare per sfoltire una rosa con troppe spine. Reja non dimentica mai di ricordarlo a tutti: «Siamo tanti e i ragazzi visti nel secondo tempo meritano palcoscenici diversi, dove possono giocare. Mi hanno dato molto e spero che troveranno spazio altrove». Il primo dovrebbe essere Floccari (Fiorentina favorita), il secondo Foggia (più Cesena visto che il QPR si è tirato indietro): Reja spera di poter perdere qualcuno sulla strada del ritorno a Roma, in 34 non si può andare avanti e mancano anche Glnzalez e Carrizo...

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