La Red Bull torna a comandare
Anchese sarà il valletto Webber e non il capitano Vettel a scattare davanti a tutti, il G.P. di Germania di oggi al Nurburgring sembra aver ristabilito i valori ante-Silverstone, perché la Ferrari torna al solito posto – quarto Alonso e quinto Massa – e la McLaren, balzata addirittura in prima fila con Hamilton, recupera il ruolo di principale avversaria dei dominatori anglo-austriaci. Tutto frutto della riabilitazione dell'uso dei gas di scarico a fini aerodinamici, la cui momentanea proibizione aveva messo le ali alla Ferrari due settimane fa in Inghilterra? Facile pensarlo ma difficile esserne sicuri, perché in realtà l'esito delle qualifiche del Nurburgring va letto e analizzato in controluce, tenendo cioè conto anche dell'influenza delle condizioni atmosferiche. Il freddo – 12 gradi la temperatura dell'aria, fra il 18 e i 20 quella della pista – ha per esempio di sicuro handicappato la Ferrari, che stenta a riscaldare rapidamente le gomme a dispetto dei grandi progressi compiuti in termini di efficienza aerodinamica. E le previsioni meteo, che danno per scontata una gara bagnata, potrebbero inoltre aver spinto alcuni piloti a scegliere di adottare un assetto da pioggia, penalizzante ieri sull'asciutto ma sicuramente premiante oggi. A conferma del fatto che le scelte strategiche operate dai piloti in vista della gara abbiano avuto riflessi sui tempi ottenuti in qualifica stanno altro fattori. Per esempio l'enorme distacco inflitto da Lewis Hamilton al compagno di squadra Jenson Button, che non va forte come lui sul giro singolo ma di certo non è uno che si becca 13 di pura pippaggine (specie su una pista poco tecnica come quella che ingiustamente si fregia del leggendario nome del vecchio Nurburging). E per esempio il fatto che Vettel abbia mancato la prima fila per la prima volta dopo quattordici gare in fila. D'altro canto, durante le interviste del dopo-qualifiche Alonso ha detto chiaramente di aver tenuto conto del meteo. Per cui prepariamoci a un GP di Germania in cui, a patto che piova davvero, tutto potrà accadere. A dispetto dell'assetto da bagnato, sembra comunque improbabile che la Ferrari possa bissare il successo di due settimane fa e alimentare così le speranze di ribaltone Mondiale che i suoi vertici fingono di nutrire. La F 150 Italia non è mai andata un granché sul bagnato, neppure a Silverstone, dove a metterle le ali fu l'asfalto che si asciugava. E poi, assetto o non assetto, tutti e tre i piloti che precedono Alonso sulla griglia vanno più forte di lui quando la pista è scivolosa. E in quanto a Massa... sul suo pilotaggio in condizioni del genere è meglio stendere un velo pietoso.