Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Arrivano le prime medaglie azzurre ai mondiali di nuoto a Shanghai

default_image

  • a
  • a
  • a

Ancorauna volta, dopo Roma09, il medagliere azzurro è esclusivamente a tinte rosa. Tania e Martina sono due ragazze diverse, che si cimentano in due diverse specialità ma che combattono per il medesimo obiettivo, ieri raggiunto da entrambe: una medaglia mondiale. La prima ad arrivare è quella di Martina, impegnata nella 10 km di fondo che si è svolta nel brodo cinese di Jinshan City, un bacino d'acqua a 30 gradi a sud est di Shanghai. La Grimaldi, 22enne tesserata per le Fiamme Oro e per l'Uisp Bologna, si posiziona sin da subito nel gruppetto di testa e non lo lascia più fino allo sprint finale, in cui deve soccombere per poco più di un secondo alla britannica Keri Anne Michelle Payne. Con l'argento di ieri salgono a tre le medaglie iridate conquistate da Martina, dopo il bronzo di Roma09 e l'oro di Roberval 2010: «Sono stracontenta per la medaglia e per la qualificazione olimpica, mi mancava solo questo argento nella collezione, ma fatemi bere». L'altra medaglia di giornata, piena di significati e ricca di sfumature, è quella giunta nella finale del trampolino da 1 metro da Tania Cagnotto. La campionessa bolzanina ha realizzato la sua ennesima impresa sportiva solo partecipando a questi mondiali, alla luce dell'incidente occorsole due mesi fa con punti di sutura ad un ginocchio e la frattura dello scafoide della mano. Il recupero, sulle prime improbabile, si è trasformato in una realtà sempre più concreta fino all'incredibile esordio, nella finale del sincro dai 3 metri. Il sesto posto ottenuto ha lasciato un po' di amaro in bocca ma tutti aspettavano Tania da 1 metro, dove l'impatto con l'acqua è meno stressante per il polso, e Tania è tornata. La sua performance poteva essere vanificata da un doppio e mezzo avanti carpiato da dimenticare, seconda esecuzione delle cinque previste, ma con i consigli del Ct papà Giorgio e attingendo alla fonte inesauribile del suo immenso talento, la farfalla azzurra ha ripreso a volare. I tre tuffi successivi, uno più bello dell'altro, l'hanno rimessa in corsa fino a strappare il bronzo alla bravissima Maria Marconi: «Ci ho creduto, anche se dopo il secondo tuffo avevo perso un po' le speranze. È una medaglia insperata e sono felice». Tania finisce dietro alle due cinesi in gara, isolate ed inarrivabili nel loro iperuranio di perfezione, e si dimostra ancora una volta come la migliore tuffatrice al mondo tra le «umane». Nessun atleta italiano, tra uomini e donne, era mai riuscito a salire sul podio ai Mondiali in 4 edizioni, Tania Cagnotto lo ha fatto consecutivamente: dopo i bronzi da 3 metri nel 2005, 2007 e 2009 e l'argento nel sincro a Roma, ora la sua impronta indelebile sul mondiale cinese e nella storia di questo sport. Rinaldi e Benedetti, impegnati nella finale del sincro dal trampolino dei 3 metri, hanno concluso decimi. Oro, manco a dirlo, alla Cina.

Dai blog