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Lazio settebellezze

Il presidente della Lazio Claudio Lotito

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Anche gli scettici cominciano a crederci. Cissè sogna «lo scudetto», Lotito gongola intorno ai suoi acquisti che sono sette ma tutto meno che nani. Anzi tutti altimissimi e forti fisicamente perché uno delle richieste di Reja era proprio quella di rinforzare complessivamente la sua creatura dal punto di vista dei muscoli. Obiettivo centrato, il presidente si prende anche gli applausi dei tifosi in ritiro ormai convinti dopo una campagna acquisti scintillanti. Il numero uno biancoceleste è soddisfatto: «Con questi giocatori abbiamo acquisito un bagaglio di esperienza notevole, abbiamo accresciuto la forza e la personalità. Ripartiamo con una logica diversa, un nuovo progetto rispetto a sei anni fa. Adesso ce la possiamo giocare con tutti, abbiamo soddisfatto i desideri dei tifosi. Le coscienze si sono risvegliate, vedo orgoglio di appartenenza e ne siamo felici, l'unione fa la forza». Incredibile, è davvero un nuovo Lotito che parla dei tifosi, chiede a loro di abbracciare la Lazio. Poi snocciola belle parole sui due scudieri che si mette ai fianchi, Klose e Cissè: «Il tedesco lo conoscono tutti per la sua bravura e per la sua caratura. Il francese lo voglio ringraziare perché ha dimostrato sin dall'inizio di tenere particolarmente a questa trattativa. Abbiamo un grande giocatore, che ha portato entusiasmo tra i tifosi». E poi su Marchetti: «È una grande persona, che ha subito sposato il progetto, nonostante le offerte di altre squadre importanti. Aggiunge un elevato tasso tecnico in un ruolo, che ci ha dato negli ultimi sia soddisfazioni, sia incertezze (frecciata a Muslera, ndr)». Il presidente è entusiasta anche degli altri: «Lulic è stata una scelta fatta con convinzione, è un giocatore capace di dare il proprio apporto in più ruoli, Konko ha ottime caratteristiche tecniche e grande capacità di ricoprire vari ruoli, Stankevicius lo ha scelto Tare per rinforzare il centro della difesa, che così ha più certezze e tranquillità. Infine Cana il cui acquisto non è legato a Muslera. Era già stato scelto in precedenza dalla società». Ma tocca ai protagonisti provare a raccontare le loro prime sensazioni dopo qualche giorno di ritiro. Senad Lulic prova a spiegare la posizione preferita in campo: «Non ho preferenze sul ruolo, ho parlato con Reja, ma penso che ci vorrà del tempo per poter capire. In Nazionale gioco dietro, ma in Svizzera avanti sulla fascia. Non ho preferenze». La Lazio ha puntato sulla voglia di riscatto di Marchetti, lui è pronto a rispondere sul campo: «Sono contento di essere venuto qui, ho grandissimi stimoli. Punto a tornare in azzurro ma prima devo fare bene con la Lazio. Mi ispiro a Marchegiani per le uscite e per l'aiuto dato alla difesa». Klose conferma serietà e pacatezza anche nelle parole, tutto l'opposto di Cissè, suo nuovo compagno d'attacco: «Il campionato italiano è uno dei migliori e ho voluto confrontarmi con una grande squadra come la Lazio. Ho parlato con Toni del calcio italiano e mi ha parlato sempre bene. Gerd Müller per noi è la leggenda e il giocatore a cui tutti ci ispiriamo». Cissè vola alto, del resto da uno come lui non si potevano attendere dichiarazioni scontate. E già prepara una nuova tinta peri capelli: «Mi impegnerò molto e penserò al colore celeste quando avrò dato il massimo per la squadra. Ringrazio i tifosi perché hanno reso più semplice il mio inserimento. Lo scudetto? La qualità di questo gruppo è tale che non deve invidiare niente a nessuna squadra». Konko svela la sua conoscenza col tecnico biancoceleste: «Con Reja ci siamo già incrociati al Genoa, lui allenava la prima squadra io cominciavo in Primavera. A Siviglia non è andata bene per colpa degli infortuni, ora penso solo alla Lazio». Infine due acquisti fortemente voluti da Tare. Stankevicius si prepara al grande salto dopo un'ottima carriera in giro per l'Europa: «A Valencia nell'ultimo anno ho fatto il centrale e mi sento molto bene in quella posizione». Infine Cana che punta molto anche sull'Europa: «Abbiamo tre competizioni e sono tutte importanti per noi. Abbiamo il potenziale di fare il massimo in tutte e tre le competizioni. La posizione in campo? Io gioco sempre al servizio della squadra. Ho giocato molti anni come centrale, ma posso fare altri ruoli».

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