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L'operazione«Terza generazione Yaris», tra progettazione ed investimenti vari, è costata all'incirca 100 milioni di euro, con una dedizione, quasi maniacale, per la cura del particolare ed il controllo qualitativo. L'auto viene interamente prodotta presso lo stabilimento francese di Valenciennes, al confine con il Belgio, che si estende su una superficie di 170.000 mq, è estremamente ecologico, per gestione energetica e smaltimento delle acque e da' lavoro a circa 3.500 persone (e pensare che, una quindicina di anni fa', la Toyota aveva proposto anche il nostro paese come location, ma pare che noi non gli abbiamo neppure risposto). Valenciennes ha una capacità di circa 270.000 pezzi l'anno e sarà impegnato a produrre anche la futura Yaris Ibrida. A regime, in Toyota, si calcola una produzione di 200.000 Yaris in 12 mesi. Quello che colpisce, aggirandosi tra i vari compartimenti, oltre ad una robotizzazione impressionante, di un'efficienza difficile da eguagliare, è l'estrema dedizione al controllo qualità. Ogni pezzo viene controllato e passato sotto uno scanner, che proietta un'immagine in 3D e da' modo all'addetto di turno, di evidenziare il problema e correggere o scartare. Ma veniamo all'auto. Cosa cambia? Praticamente tutto, si tratta di un'altra Yaris, perfettamente centrata in quello spicchio di mercato, definito segmento «B», che rappresenta il cuore del business automobilistico europeo. Un bocconcino da 4 milioni di pezzi l'anno, praticamente cucito addosso a questo prodotto, che guadagna 10 cm in lunghezza, ma resta solidamente ancorata al di sotto dei 4 metri, per la precisione 3,885 mm, con un passo esteso di 5 cm. Resta invariata la larghezza (1.695 mm), ridotta, invece, l'altezza, di 20 mm (1.510 mm). Aspettiamo la prova su strada, per trarre le conclusioni finali, ma così, su carta, l'equazione dovrebbe dare i suoi frutti: passo allungato, baricentro abbassato, diametro di sterzata contenuto in 4,7 metri (praticamente gira su se stessa) e Cx di 0,287 (molto buono). Ne guadagnano, ovviamente, abitabilità e capacità di carico: aumenta lo spazio per le ginocchia dei passeggeri ed il bagagliaio, gestito su due livelli, cresce a 286 litri (768 con i sedili abbattuti). Tre i motori a disposizione, in attesa, come già detto, della futura ibrida, due benzina ed un turbodiesel: 1.0 litri, 3 cilindri da 69 Cv; 1.3 litri, 4 cilindri, da 99 Cv, disponibile anche con cambio automatico ci tipo Cvt, Multidrive-S, abbinato allo Stop&Start (5,0 l/100 km, con emissioni di CO2 pari a 114 g/km); 1.4 turbodiesel da 90 Cv, abbinabile ad un manuale automatizzato. In Italia, la commercializzazione dovrebbe essere spalmata su quattro allestimenti: Yaris, Yaris ACTIVE, Yaris LOUNGE, Yaris STYLE. Fin dal primo ingresso, l'auto dovrebbe offrire almeno un 4% in più di accessori e tecnologia, a fronte di un prezzo molto vicino a quello delle attuali versioni. Interessantissimo il sistema Toyota Touch, composto da un'interfaccia touch screen da 6,1 pollici, che offre un approccio immediato a tutti i sistemi multimediali di bordo (dovrebbe essere di serie a partire dall'allestimento Active).

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